Marco Verratti ha avuto l'umltà di chiedere scusa. Dopo essere stato sorpreso in stato di ebbrezza alla guida della sua auto, a Parigi, nella notte tra martedì e mercoledì, il centrocampista del Psg e della Nazionale si è presentato davanti alle telecamere dopo la partita di venerdì sera contro il Lille per cospargersi pubblicamente il capo di cenere. "Chiedo scusa a tutti", le parole del talento pescarese che però non gli hanno impedito di dover pagare al suo club una multa pari al 5% del suo stipendio mensile, circa 40 mila euro. Una sanzione che appare quasi esagerata rispetto al "peccato" commesso da Verratti.
Facendo un piccolo passo indietro, precisamente alla notte tra martedì e mercoledì. Quando il regista della Nazionale è stato fermato dalla polizia e sottoposto alla prova del palloncino per misurare il suo tasso alcolemico. Il test ha inchiodato il classe 1992 alle sue responsabilità, trovandogli nel sangue una quantità di alcool pari a 0,49 mg/l, il doppio del consentito in Francia, dove il limite è di 0,25 mg/l. E qui interviene la sfortuna, o comunque la casualità. Fino a poco tempo fa, infatti, la soglia alcolica da non oltrepassare in territorio transalpino era la stessa dell'Italia (0,5 mg/l). Ma di recente la norma è stata inasprita e ora basta poco, pochissimo per non superare la prova del palloncino, essere arrestati e portati in commissariato.
Nel caso di Verratti, la multa da pagare al Psg e le scuse pubbliche non lo asterranno dal processo. Dovrà presentarsi in aula per giustificare la sua condotta. Rischia la sospensione della patente, da lui peraltro ottenuta di recente. Il ragazzo, come detto, ha ammesso le sue responsabilità. "Ho vissuto tre giorni difficili, ho commesso uno sbaglio. So che non sarebbe dovuto succedere, ma è una cosa che può capitare a tutti, a prescindere dall'essere calciatori o meno", ha detto ai giornalisti (clicca qui per il video).
Parole che confermano ancora una volta la semplicità e l'umiltà di questo ragazzo, fregato probabilmente da un paio di bicchieri di vino. Il tutto in un Paese che si vanta di essere la "patria del vino". Très bizarre...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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