Ferrara - Patrick Cutrone è un furetto dell'area che si intrufola e saetta. È nato a Como da famiglia molisana, di Termoli. Nella regione cenerentola d'Italia, come popolarità rivaleggia solo con lo scomparso Aldo Biscardi, di Larino, e con l'ex pm Di Pietro. In fondo anche lui alza parecchio i toni, in area, però. A quasi 20 anni, è nelle giovanili dell'Italia dai 15 e vanta 45 gol azzurrini. E ora, da sconosciuto, grazie ai preliminari di Europa league, al campionato e agli azzurrini, è diventato il re dei giovani bomber. Magari non giocherà titolare, eppure ha chance di marchiare il suo primo derby.
Cutrone, sensazioni, per la 4^ rete in 4 gare azzurrine?
«Sono sempre grandi emozioni, in nazionale. Siamo stati bravi tutti, ringrazio i compagni per l'assistenza».
Come si approccia al derby?
«Lo amo, non vedo l'ora che arrivi domenica. Mi farò trovare pronto, dovessi giocare titolare o subentrare».
Quale stracittadina giovanile decise?
«Ho bei ricordi con allievi e primavera. Cerco di fare il meglio in allenamento e in partita, se segno tanto meglio».
Ventura: I ragazzi italiani devono giocare in prima squadra. Lei è persino preferito ad Andrè Silva, portoghese campione d'Europa...
«Sono d'accordo con il ct. I giovani devono dare il massimo, mostrare le potenzialità e metterle al servizio della squadra».
Ha qualcosa del Vincenzo Montella bomber?
«Essere allenato da un mister così grande è una gran cosa. Regala consigli, li sfrutto al massimo».
Cutrone di settimana scorsa: Questa sarà una grande stagione solo se vinceremo qualcosa. Per ora siamo lontani e Montella è in bilico.
«Pensiamo partita per partita, conosciamo l'obiettivo, cerchiamo di catturarlo».
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