Vonn rimette gli sci (più forte della protesi). Le colleghe: "Lindsay, felici di rivederti..."

The queen of speed is back, la regina della velocità fa sul serio. È l'anno dei ritorni e lei, dopo Marcel Hirscher, non voleva mancare. Lindsay Vonn ha appena compiuto 40 anni, lo scorso febbraio si è regalata una protesi monocompartimentale al ginocchio destro ed ora, con annuncio ufficiale della Federsci a stelle e strisce ed una intervista al New York Times, è pronta a confermare le voci che si inseguono da fine estate: «Quando ho smesso non avevo nessun piano per un ritorno, ora non ho più dolori: perché non riprovarci».

Da sempre la ex signora Kildow ama stupire. Il nastro va riavvolto alle lacrime di quel 10 febbraio 2019 quando la campionessa di Vail, con l'ultimo bronzo mondiale al collo e un mazzo di fiori firmato «Ingo with love», dovette ammettere di non farcela più. Stava inseguendo il traguardo delle 86 vittorie di Ingemar Stenmark, ma dopo 82 sigilli, molti crash, le sue ginocchia non ressero.

La stella di Mika Shiffrin era già sorta da tempo e di li a poco sarebbe stata lei la più giovane Goat - greatest of all time - a spodestare lo svedese dal suo trono, lanciata oggi, con 97 vittorie, verso quota 100 ed oltre. Rivederle in pista insieme? Un confronto diretto non ci sarà forse mai, dato che Shiffrin ha annunciato che non farà discesa. Se da oggi il suo rientro è certo, meno è il giorno in cui Vonn aprirà davvero il primo cancelletto. Sicura la sua presenza a Beaver Creek, come apripista o forse già in gara. Si è reiscritta alle liste anti doping della Wada, quindi potrebbe competere anche ai Mondiali di Saalbach in febbraio, ma soprattutto partecipare alla tappa di Cortina, da sempre nel suo cuore.

Le Olimpiadi del 2026? «Ora non pongo limiti», ha detto lei che gode del supporto di Red Bull, il supersponsor che è alla regia del suo ritorno come quello di MH 89.

Operazione vintage? Da Goggia «Felice di rivedere la mia amica», a Brignone «Quando chiuderò sarà per vivere la mia vita», in molte dubitano che con una protesi si possa essere competitivi. «Non è mai successo», dice Tina Weirether, altra grande ex velocista. Ma forse è proprio per questo che Lindsay vuole provarci. E allora, bentornata Queen of speed!