Pescara sorride: è tornata Zemanlandia. Il tecnico boemo alla prima sulla panchina degli abruzzesi ha ottenuto una vittoria rotonda, 5-0, contro il Genoa che è costato l'esonero di Ivan Juric, sostituito da Andrea Mandorlini. Zeman, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha toccato diversi argomenti tra cui la sua concezione del lavoro e la possibile salvezza del Pescara:"Non cominciamo a parlare di sudore, dei sacchi pieni di sabbia. Io sono per i gradoni, altri sono per l’elastico. Continuo a sostenere che nel calcio si lavora molto meno che in tanti altri sport. E, quanto alla preparazione che seguo personalmente, non mi risulta che qualche mio giocatore, in questi anni, sia morto per la fatica. Certo, ormai, puntando quasi tutti sul possesso palla, pochi tecnici si preoccupano più della preparazione. La salvezza? Finché l’aritmetica non ci condanna, dobbiamo sperare. E, d’altra parte, sperano pure Crotone e Palermo".
Zeman ha poi parlato del possibile ingaggio da parte del Pescara di Antonio Cassano e di Marco Verratti che nel 2011-2012 aveva incantato il pubblico dello stadio Adriatico: "Su Cassano che dice 'Con tante pippe che giocano in Serie A io sto fermo...': "Ha ragione. Considerata la sua tecnica, pochi reggono il confronto con lui. Ma Cassano e Balotelli sono responsabili del loro destino: se hanno ottenuto meno di quanto potevano, la colpa è solo loro.
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