MilanoSmascherato lo stalker da guinness dei primati. Per cercare di conquistare una bella impiegata di 35 anni, si è trasformato nel miglior cliente delle Poste. Riusciva a spedirle, destinazione posto di lavoro, qualcosa come sessanta-settanta lettere al giorno. Prima ammiccanti, sdolcinate da perfetto Dongiovanni. Andata male con le buone ha cominciato con gli insulti e il turpiloquio.
Tutte missive scritte a mano. Almeno duemila in un mese. Irriducibile. Una bella costanza. Non contento, luomo, imprenditore di 55 anni, residente in un Comune della Brianza, sempre con carta e penna ha inviato una missiva a tutte le cinquecento famiglie del paese. Uno scandalo.
Finita qui? Neanche per sogno. Persa la dignità e mettiamoci pure la testa, luomo, per la cronaca sposato, si è ingegnato a far stampare diversi manifesti, per denigrare la donna che gli aveva infranto il cuore. Altro che freccia di cupido. Le appariscenti locandine si è premurato di farle affiggere sui muri del paese, nellatrio della stazione centrale di Milano e manco a dirlo sulla recinzione dove lavora la trentacinquenne, che sottoposta al più squallido dileggio è crollata nel baratro di una pericolosa depressione.
Un incubo. Lo stalker le ha tolto il sonno. La voglia di vivere. Tanto che per cercare di riprendere una esistenza normale e serena è finita sul lettino di uno psichiatra.
Il caso è emerso durante la relazione mensile del primo centro antistalker dItalia, aperto a Desio dallassessore leghista alle pari opportunità Francesca Manzotti con la collaborazione della Provincia e della Regione.
Scelta quasi obbligata la sua. Meglio rinunciare al desiderio proibito che perdere tutto. E così ora fa il bravo con la legittima moglie.
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