«Anche l'amore è un lusso», scriveva Albert Camus. Già, persino per chi può o potrebbe permettersi tutto, l'amore diventa un lusso troppo costoso. Inavvicinabile. Come è diventata inavvicinabile, dopo il matrimonio, Charlene-faccia triste, per Alberto, principe di Monaco.
Così, lusso per lusso, e amore senza più amore, ecco che l'ex miss Wittstock, un tempo prigioniera del suo sogno, e oggi della gendarmeria del Principato, che vigila sui suoi passi, senza nemmeno troppa discrezione, per impedirle nuove fughe, avrebbe dovuto persino sottoscrivere un contratto prematrimoniale con alcune clausole sconcertanti. Ma andiamo con ordine.
Domanda: una coppia normale, appena convolata a nozze, dove dovrebbe passare la luna di miele?
Possibilmente e molto probabilmente nello stesso letto. Risposta scontata ma non per una coppia che non è scontata e pare addirittura già in saldo.
Apprendiamo infatti dal tabloid britannico The Sun che i due sposini, in Sudafrica, non solo hanno dormito in camere separate, ma, addirittura, in alberghi diversi, distanti l'uno dall'altro qualcosa come sedici chilometri. Avevano prenotato una suite, con un sontuoso letto king size, matrimoniale e annessa piscina privata (per un rate di quattromila sterline a notte) all' Oyster Box Hotel di Umhjanga Rocks, nei paraggi di Durban, ma poi hanno preso, letteralmente, strade diverse.
Il principe Alberto ha scelto di alloggiare all'Hilton di Durban, mentre l'ex olimpionica di nuoto, ha traslocato per i fatti suoi, nella più rigorosa solitudine, in una suite meno pretenziosa dell'Oyster Box. Una svolta imbarazzante e illuminante al tempo stesso, no? Tanto che un quotidiano sudafricano, riferendo della vicenda, si è sentito in dovere di aggiungere che «quando i fotografi hanno chiesto alla coppia reale di baciarsi è stato un altro orribile momento: Charlene ha girato la testa e Alberto le ha dato un bacetto frettoloso sulla guancia». Persino il giorno in cui i due hanno incontrato il presidente Jacob Zuma, sarebbero arrivati insieme ma per andarsene poi separatamente. Non è tutto perché c'è ancora da aggiungere che Alberto e Charlene, sposatisi, lo ricordiamo, nella cattedrale monegasca, sabato 9 luglio, hanno ridotto drasticamente la durata del viaggio di nozze in Sudafrica a causa di «affari urgenti» che li attendono nel Principato di Monaco. Quali sono questi affari urgenti? Quisquilie: il principe deve infatti semplicemente sottoporsi al test del Dna, per risolvere il mistero sul terzo figlio illegittimo che gli sarebbe stato attribuito, un bambino italiano che oggi ha 18 mesi. E veniamo, all'altra, sorprendente, notizia, cui accennavamo all'inizio. Charlene Wittstock potrà lasciare il Principe Alberto di Monaco, ma solo quando avrà avuto da lui un figlio, legittimo erede al trono monegasco: questo il patto segreto di matrimonio tra i due, raccontato da Vsd. Secondo le indiscrezioni raccolte dal magazine francese, una volta che sarà assicurata la successione al trono, entrambi potranno tornare liberi. Un contratto blindato (proprio come deve sentirsi Charlene ) che eviterebbe altre fughe come quelle tentate (anche se puntualmente smentite) dalla neo-principessa prima del matrimonio. Charlene avrebbe infatti tentato di mollare per ben tre volte prima di pronunciare il suo sì. Il primo tentativo (riferisce il quotidiano francese Le Journal du Dimanche) risale a maggio, quando l'ex nuotatrice si recò a Parigi per provare il suo abito da sposa. Durante la visita nella capitale francese, la Wittstock si rifugiò presso la sua ambasciata.
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