Stare (bene) con gli ippopotami nel Sudafrica che non ti aspetti

Stare (bene) con gli ippopotami nel Sudafrica che non ti aspetti

Al Chitwa Chitwa Lodge, che da cinque anni consecutivi si aggiudica il World Luxury Hotels Award come destinazione in cui compiere il safari più bello del mondo, il benvenuto lo danno gli ippopotami. Sono così tanti quelli che sguazzano, «galleggiando» come tronchi di legno apparentemente innocui dentro il laghetto che circonda la proprietà di Maria Brink, da trasmettere la sensazione di essere loro ospiti. Del resto, in questo lodge ai confini col Kruger Park e il Great Limpopo Transfrontier National Park, non ci sono barriere metalliche: gli animali si muovono liberamente. Ci si può svegliare la mattina e trovare accanto alla porta del proprio lodge le orme di una leonessa, riconoscere le zampe di un impala e l'inconfondibile marchio lasciato appunto da una coppia di ippopotami.
La Sabi Sand Reserve, di cui il Chitwa Chitwa è il fiore all'occhiello, è celebre proprio per la possibilità di osservare a distanza davvero ravvicinata tutti i «big five» africani. Gli esperti ranger attraverso le passeggiate nella boscaglia e soprattutto nel corso dei due safari giornalieri a bordo delle jeep scoperte, all'alba e al tramonto, lasciando talvolta i percorsi tracciati sulla terra battuta per inoltrarsi tra la fitta vegetazione, riescono a esaudire sempre il desiderio di incontrare il mammifero preferito e mostrarlo in azione nelle scene di vita quotidiana.
Accade così di imbattersi nei ghepardi e nei leopardi: li si vede correre sino a raggiungere i 90 km/h di velocità, oppure appollaiati sui rami di un albero mentre si stiracchiano gli arti inferiori e li si odono respirare intensamente, soprattutto quando hanno la pancia piena.
A una pozza di acqua, si assiste alla loro danza di amore: per una settimana, a intervalli cronometrati di 5', la femmina stuzzica il maschio girandogli intorno e accarezzandolo per stimolarlo, poi gli si china prona davanti, lui le sale sopra e la penetra per due secondi e nel momento del massimo godimento le addenta il collo.
Si resta sempre stupiti anche dalla mole e dall'aspetto quasi preistorico del rinoceronte bianco che, per captare il pericolo, orienta le orecchie come fanno i mirini dei sommergibili. La sua pelle rugosa è simile a quella degli elefanti che si incontrano soprattutto negli spazi aperti della Sabi Sand Reserve, insieme alle loro compagne e i loro piccoli. Conducono un'esistenza comunitaria molto spiccata anche le giraffe, mentre i leoni maschi sembrano malinconici e solitari, a differenza delle femmine pigramente adagiate a gruppi all'ombra di un'acacia.
Il tempo scorre velocemente e piacevolmente anche all'interno di questo art gallery lodge. La proprietaria, Maria Brink, una donna sudafricana appassionata di arte, ama creare oggetti di arredo utilizzando i rami degli alberi e i tronchi secchi raccolti nella foresta trasformandoli in tavoli e seggiole. Ed è solita laccare d'oro e argento le ossa degli animali che diventano così sorprendenti busti, mentre i lampadari composti da scapole di giraffa sono pieni di pendenti. Ogni stanza è arredata diversamente, ma un motivo ricorrente sono i dipinti e le fotografie di scarabei, le statuine coloniali, i letti a baldacchino. Nella hall, le teste di impala e antilope risalenti al periodo in cui la Sabi Sand era una riserva di caccia sono state ricoperte di rame quasi si trattasse di armature equine medioevali.
Dopo essere tornati da un safari o da una passeggiata a piedi insieme ai ranger che insegnano anche a riconoscere le piante medicinali, i fiori, gli uccelli e i loro nidi, è piacevole rilassarsi nella spa sottoponendosi a una seduta di hot stone therapy e swedish massage, sorseggiare un vino bianco sudafricano scelto tra i tanti custoditi nella pregiata cantina o accomodarsi sui divani della biblioteca per sfogliare un volume di arte contemporanea africana. Maria Brink organizza anche visite al villaggio di Dixie dove il il Chiwa Chitwa con parte dei proventi della sua attività di luxury hosting sostiene la scuola locale e un giardino ricreativo per dare gioia e insegnare un lavoro ai bambini di etnia shangaan rimasti orfani.
Info: Ente del turismo del Sudafrica, www.country.southafrica. net. In Sudafrica si vola con Klm e Airfrance tutti i giorni dai principali aeroporti italiani con cambio ad Amsterdam a partire da 610 euro andata e ritorno (www.klm.it, airfrance.it). I soggiorni al Chitwa Chitwa sono organizzati da Controvento Marketing &Comunications (www.controvento.

org) in collaborazione con Alidays che prevede un pacchetto da 2.100 euro a persona (3 notti in pensione completa e safari inclusi, due notti all'African Pride Melrose Arch Hotel di Johannesburg, trasferimenti da e per l'aeroporto di Johannesburg).

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