Si chiamerà «Stephenson Business District» l'area a nord di Milano, oltre la stazione ferroviaria Certosa, a ridosso del sito che ospiterà Expo 2015. Presto una delle zone ex industriali tra le più isolate e degradate, 450mila metri quadrati che ruotano intorno a via Stephenson, subirà una metaformosi straordinaria. «L'idea di "Stephenson Business District" - spiega l'assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli - è quella di far diventare l'area come la Canary Wharf di Londra o La Defense di Parigi. Un'area al confine con Expo vogliamo diventi uno dei centri più attrattivi d'Italia, con banche, società del settore privato e pubblico, come nel distretto londinese».
L'idea è di dare vita a una società pubblico-privata in cui l'amministrazione milanese entra come socio attraverso gli oneri di urbanizzazione incassati. Con la formula societaria a capitale misto, la «newco» non si occuperebbe solo dello sviluppo immobiliare ma anche dei 300 milioni di euro necessari per la realizzazione di una navetta sulla rete ferroviaria Milano-Torino che collegherà in pochi istanti via Stephenson con la stazione Bovisa e la stazione Garibaldi. L'area infatti, pur essendo delimitata da assi infrastrutturali fondamentali, come l'alta velocità e le autostrade A4 e A9, non ha facili vie di accesso interno alla città. Per la società pubblico-privata si possono prevedere coinvestimenti che genereranno grande attrattività e produttività. Il progetto di business district prevede 6 miliardi di euro di investimenti, 66mila nuovi posti di lavoro, 35mila operatori del settore per la sua costruzione. Un'operazione che avrebbe anche il valore di antidoto alla crisi.
«Questa è una zona abbandonata e devastata - ha aggiunto Masseroli - che può trasformarsi grazie al nuovo piano di governo del territorio. Con il documento di programmazione urbanistica, infatti, tutta l'area otterrebbe un indice volumetrico di 2,7 che consentirebbe l'edificazione di 50 grattacieli grandi come il Pirellone. In particolare, il Pgt prevede due nuovi collegamenti per 300 milioni di euro di investimenti. Il primo è con la zona di Garibaldi: una nuova metropolitana di superficie di 12 km, 8 di riqualificazione del Passante Ferroviario. Il secondo è la nuova linea M11 Molino Dorino-Polo della Salute, che arriverà sino all'ospedale Sacco. Così Via Stephenson sarà a 10 minuti dal centro città».
Primo tassello dello Stephenson Business District è il BH4 Boscolo Hotel dell'azienda milanese Luini, un albergo 4 stelle plus di 20 piani con circa 300 camere più sale meeting, ristorante e spazi fitness, con tre livelli interrati per le strutture di servizio e supporto e i parcheggi. L'hotel sarà terminato in primavera. A pochi metri è in costruzione anche
un'area congressi di 7mila metri quadri che ospiterà uffici.
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