La tessera del tifoso è illegittima dal momento che rischia di rappresentare una pratica commerciale scorretta. A deciderlo è stato il Consiglio di Stato accogliendo l'appello presentato dal Codacons e dalla Federsupporter contro la decisione del Tar del Lazio che aveva respinto il ricorso contro la "tessera del tifoso" presentato dalle due organizzazioni.
La sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Giancarlo Coraggio, ha deciso di accogliere l'appello dei due enti che contestavano il fatto che per ottenere la tessera e, di conseguenza, abbonamenti e biglietti, i tifosi sono costretti ad acquisire una carta di credito ricaricabile, circostanza che rischia di condizionare le scelte economiche dei tifosi. "L'abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall'utente) tra il rilascio della tessera di tifoso (istituita per finalità di prevenzione generale in funzione di una maggiore sicurezza negli stadi) e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe - spiegano - potrebbe condizionare indebitamente (nella misura in cui si provi che l'uso della carta non sia funzionale ad assicurare le finalità proprie della tessera del tifoso) la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo". Il Consiglio di Stato ha così spiegato che, "per il tifoso, l'ottenimento della tessera appare condicio sine qua per poter essere ammesso, nelle giornate di trasferta della propria squadra, nel reparto dello stadio riservato agli ospiti, di guisa che appare verosimile che l'acquisizione di tale utilità utilità potrebbe indurlo a compiere un'operazione commerciale (sottoscrizione della carta prepagata) che non avrebbe altrimenti compiuto".
Sulla base di queste motivazioni, i giudici del Consiglio di
Stato ha quindi ordinano al Tar del Lazio di fissare una nuova udienza e ridiscutere il ricorso presentato dalle due associazioni valutando, quindi, la sussistenza delle illegittimità denunciate dai due enti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.