RomaRoma, capitale italiana delle minicar e degli incidenti. Uno ogni tre giorni, vedono coinvolti giovani alla guida delle macchinette, che il codice della strada equipara ai ciclomotori.
Sono cinquemila quelle che tagliano le strade della città e finiscono sempre più spesso al centro della cronaca nera. Mercoledì sera a farne le spese un bambino di cinque anni, investito insieme alla zia in via Ortona dei Marsi, allestrema periferia est di Roma, vicino a Lunghezza. Il piccolo stava camminando insieme alla parente, A.D.L. quando una microcar, forse a causa delleccessiva velocità, ha sbandato sul ciglio del marciapiede, investendoli. Alla guida della macchinetta cera Ekelma, 16 anni, appartenente a una famiglia di sinti italiani che aveva con sé un passeggero, nonostante la legge lo vieti. Dopo limpatto la vettura si è più volte ribaltata, ma i due a bordo sono rimasti praticamente illesi.
Il bambino, invece, è stato trasportato da unambulanza al pronto soccorso dellospedale Sandro Pertini, dove è entrato in codice rosso. Ma per fortuna ha soltanto alcune escoriazioni e una prognosi di 10 giorni. I medici hanno deciso di ricoverarlo ugualmente, insieme alla zia che ha riportato ferite lievi, ma solo in via precauzionale.
Ekelma, invece, è stato multato per guida pericolosa e i vigili urbani gli hanno sequestrato il mezzo, semidistrutto, perché non coperto da assicurazione. Gli agenti della municipale dellVIII gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio, hanno richiesto comunque una perizia sulla microcar, per accertare eventuali modifiche al motore. Il problema delle macchinette, infatti, è proprio legato agli artifizi usati dai giovani per farle andare più velocemente del consentito, grazie allaiuto di meccanici compiacenti che riescono a «modificarle» portandole a raggiungere anche cento chilometri orari. Purtroppo quella delle macchinette nella capitale è una moda sposata dai giovani benestanti, che la preferiscono al classico motorino. Avere una minicar è quasi uno status simbol, perché costano anche diecimila euro e parcheggiarle davanti a scuola o davanti alla discoteca è sinonimo di lusso per molti adolescenti.
Anche i genitori le preferiscono ai motorini, considerandole erroneamente più sicure. Eppure secondo le statistiche sono spesso al centro di incidenti: 135 solo nel 2007 secondo lAci e questo significa il numero più alto a livello nazionale, sia in termini assoluti, che in rapporto al numero di veicoli circolanti. Gli stessi dati, avallati da fonti Istat, rivelano che nello stesso anno le microcar che hanno subito un sinistro sono state l1,5 per cento, contro solo lo 0,8 per cento delle auto.
Purtroppo laspetto di queste macchinette inganna, perché nonostante appaiano simili alle autovetture, non sono ugualmente dotate di una struttura adatta a proteggere gli occupanti in caso di scontro. Così lelenco delle vittime allombra del Colosseo si allunga. Ad aprile sono morti due giovani in soli due giorni nelle microcar.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.