Si torna a discutere sulla norma che potrebbe mettere il "bavaglio ai blog". Di nuovo. Se già in precedenza dai banchi di maggioranza e opposizione era arrivata più di una critica nel merito, la mancanza di una lettura doppia conforme da parte del Parlamento, potrebbe portare ad altre modifiche al provvedimento, già in passato subissato di emendamenti, incluso nella bozza intercettazioni.
I partiti hanno di nuovo tuonato a Montecitorio contro i rischi connessi con l'ammazza blog. Il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia alla Camera, Enrico Costa, ha sottolineato dopo un incontro con Paola Severino come secondo il ministro "i tempi sono maturi per la ricalendarizzazione" del ddl. Che dovrebbe partire dal testo Alfano-Bongiorno, sul punto dove si erano scontrati Pdl e Pd.
Il centrodestra aveva chiesto di riprendere i lavori dal ddl approdato alla Camera, mentre il Pd voleva ricominciare da un nuovo disegno di legge.
L'Italia dei Valori non ha mancato di criticare la ricomparsa dell'ammazza blog. Per i dipietristi "è grave che nella bozza sulle intercettazioni sia rispuntata l’odiosa norma ammazza blog, voluta già dal governo Berlusconi.
È la conferma di come questo esecutivo continui a essere ostaggio degli interessi delle lobby e della pseudo maggioranza che lo sostiene".Secondo il partito Di Pietro il Paese avrebbe bisogno non di "misure liberticide", ma di "norme serie per combattere corruzione, evasione, burocrazia, selvaggia e spesa pubblica inutile".
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