Il suo cane pesa troppo: ascensore vietato al padrone

La questione è delicata: il cane è diventato troppo pesante, non ama correre, guai a trascinarlo giù per le scale. La stazza è quella che è. Tobia è un morbido mastiff, un mastino inglese, ha 15 mesi e pesa 87 chili. Abita al quinto piano e per tornare a casa non vuol rinunciare all’ascensore. Già: anche la pigrizia ha il suo peso. E il destino di Tobia è segnato, di questo passo, pardon zampa, tra qualche mese supererà il quintale. Troppi per l’ascensore. Perlomeno secondo l’amministratore di condominio che ne ha vietato l’accesso al cagnolone. Succede in un palazzo fra via Sondrio e via Melchiorre Gioia. I proprietari, per i quali la mole del molosso non è un motivo sufficientemente valido a proibire l’uso dell’ascensore, hanno chiesto un parere allo sportello online dell’Aidaa, l’associazione che difende gli animali nelle querelle condominiali.
«Da una rapida indagine scattata dopo il reclamo - ha riferito Lorenzo Croce presidente Aidaa - Il nostro legale ha appurato che il mastino non ha mai disturbato i vicini e che i proprietari hanno sempre pulito e profumato l’ascensore dopo le scorrazzate di Tobia». Ha pure pesato il cane insieme con i due padroni, tutti e tre non superano i 220 chili mentre il limite massimo dell’ascensore è di 250 chili. «Oltretutto - ha aggiunto Croce - quando la signora ha firmato il contratto aveva avvertito la proprietaria dell’esistenza del molosso, che all’epoca pesava 68 chili, e non le era stata posta alcuna obiezione». Morale? A fine mese la questione verrà discussa alla prossima riunione di condominio. L’associazione chiede che Tobia possa continuare a usare l’ascensore, «confidiamo che questo assurdo divieto venga tolto - si augura Lorenzo Croce - altrimenti denunceremo l’amministratore per maltrattamento, forti di un certificato veterinario che dimostri che Tobia non può fare le scale». Non solo. In cambio l’Aidaa chiede ai proprietari di «trasferirsi nel giro di un anno e mezzo-due in una casa con giardino, perché un mastino di 120 chili (a tanto potrebbe arrivare Tobia) non può assolutamente vivere dignitosamente in un appartamento di 80 metri quadrati».

E i proprietari che cosa ne pensano? «Hanno detto che si impegneranno a far rispettare la clausola». Ma intanto a riprova della bontà di Tobia hanno raccolto un sacco di testimonianze: «È affettuoso con i bambini, si lascia accarezzare da tutti e abbaia meno di un barboncino» giurano i vicini.

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