Tariffe locali, più facile pagare

Al via a Roma la riforma della fiscalità locale. La giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore al Bilancio Maurizio Leo, un pacchetto di delibere sui tributi locali che hanno lo scopo di rimpinguare l’erario capitolino facilitando i pagamenti per poi destinare le maggiori somme incassate. Ma contemporaneamente il Senato ha dato il via libera a una serie di norme sulla sicurezza stradale che contengono una amara sorpresa per i Comuni: viene, infatti, dimezzato il tempo massimo per notificare le multe. Fino a oggi era di 150 giorni, ma d’ora in poi (se la Camera ratificherà la decisione del Senato) scenderà a 90 giorni (nel caso che la violazione non venga contestata immediatamente al trasgressore) oppure a 60 giorni. L’abbreviazione dei termini per la notifica rischia di tradursi in un enorme danno per i Comuni che non adegueranno i loro sistemi.
Forse anche per questo il Campidoglio si appresta a varare un giro di vite per contrastare l’evasione, ma allo stesso tempo misure per favorire procedure di pagamento più semplici e una consistente riduzione delle sanzioni per chi si mette in regola. La politica del bastone e della carota, insomma, per rendere più virtuoso il rapporto amministrazione/contribuente.
Il pacchetto si articola in quattro distinte delibere. Eccole in sintesi. La prima riguarda la lotta all’evasione tributaria: Ici (immobili), Tari (rifiuti), Cosap (canone di occupazione di suolo pubblico), tariffe per servizi a domanda come gli asili nido. Il Comune avrà la possibilità di chiedere alla Commissione tributaria provinciale l’applicazione di misure cautelari (sequestro preventivo e iscrizione di ipoteca) nei confronti degli evasori di tutti questi tributi nonché di procedere all’iscrizione a ruolo, in via provvisoria, di metà degli importi oggetto di contestazione in sede giudiziaria. Con questo provvedimento il Comune punta a scoraggiare l’evasione e accelerare le riscossioni. D’ora in poi, di fronte al rischio di trovarsi con la casa ipotecata e i soldi congelati, conviene non scherzare troppo.
La seconda delibera si propone, invece, di snellire l’iter per la rateizzazione dei debiti tributari. Attraverso il portale web del Comune potranno essere presentate via internet una serie di certificazioni. Verranno eliminati inoltre alcuni adempimenti inutili: il contribuente, anche con cartelle di pagamento di diversa natura (Erario ed entrate comunali), potrà rivolgere le domande di rateizzazione direttamente a Equitalia Gerit, senza più doverlo fare anche al Comune, risparmiando pure sull’imposta di bollo. In sostanza, una carezza a chi vuole mettersi in regola, per ricordargli che conviene pagare. Le imprese, invece, potranno compensare i debiti tributari verso il Comune anche attraverso la permuta di beni immobili di importanza non strategica ai fini della propria attività. «L’acquisizione di questi immobili al patrimonio comunale, si legge in delibera, consentirà all’amministrazione di utilizzarli per fronteggiare l’emergenza abitativa». L’ultimo provvedimento riguarda la possibilità data all’evasore di sanare il debito e ridurre le sanzioni. Misura non nuova, ma sempre efficace. Lo strumento adottato questa volta è il cosiddetto «ravvedimento operoso».
Al contribuente che rinunci a ricorrere in giudizio, si consente di sanare la posizione pagando il dovuto ma beneficiando di sanzioni ridotte: un dodicesimo della multa se la regolarizzazione avviene entro 30-90 giorni; un decimo entro un anno; un ottavo entro 3 anni.

Si punta, in tutti questi casi, ad agevolare la conciliazione in via stragiudiziale, per ridurre le spese processuali e facilitare il pagamento dei debiti. L’intero pacchetto ora andrà al Consiglio comunale per il via libera definitivo.

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