8 bit: Lego worlds

L’ormai famosissimo brand Lego, che da generazioni è entrato nella maggior parte delle case di buona parte della popolazione mondiale, da diversi anni sta anche investendo nel campo videoludico, proponendo giochi a tema con gameplay diversi in modo da accontentare persone di tutte le età.

8 bit: Lego worlds

L’ormai famosissimo brand Lego, che da generazioni è entrato nella maggior parte delle case di buona parte della popolazione mondiale, da diversi anni sta anche investendo nel campo videoludico, proponendo giochi a tema con gameplay diversi in modo da accontentare persone di tutte le età.

L’ultimo gioco rilasciato, sviluppato da TT Games, è proprio Lego Worlds, un sandbox uscito in early access nel giugno di due anni fa, ma ufficialmente lanciato sul mercato lo scorso marzo, creando non poche aspettative, anche per l’attesa, nel pubblico di videogiocatori.

Sebbene in Lego ci siano diverse innovazioni che possono far sorridere gli appassionati del genere, vanno rimarcati anche alcuni nei che finiscono per abbassare la valutazione di un gioco che avrebbe potuto sviluppare meglio le sue molte potenzialità.

Nella campagna, il giocatore, inizialmente, verrà catapultato su un pianeta, in seguito a un atterraggio di emergenza dovuto a un’avaria della sua astronave, che potrà essere riparata solo con gli ormai sempre presenti mattoncini d ‘oro, immancabili in ogni gioco Lego, ottenibili dopo aver completato le quests degli NPC sparsi per il mondo.

Ciò si ripeterà per i primi tre pianeti, che fungono da tutorial per padroneggiare al meglio quelle che sono le innovazioni nel mondo sandbox, ovvero una serie di congegni che hanno diverse funzionalità che ci aiuteranno a completare le missioni.

Con questi strumenti il giocatore potrà costruire ciò che vuole, mattoncino dopo mattoncino, oppure creare buche, dislivelli, montagne e quant’altro per modificare il paesaggio; per non parlare della possibilità di dipingere le nostre creazioni e rendere più colorati i nostri mondi. Inoltre, sarà possibile, e necessario per il proseguo della storia, scansionare ogni cosa in cui il player si imbatterà e, in seguito, replicarla all’infinito.

Dopo queste missioni tutorial, accompagnate dalla coinvolgente voce narrante di Claudio Moneta, comincerà la nostra vera avventura attraverso i mondi e le galassie Lego, per diventare mastro costruttore, anche se, con il passare del tempo, compariranno i primi lati negativi del gioco.

Infatti, se prima il gameplay era chiaro e scorrevole, in seguito, con la scomparsa degli aiuti, alcune sfide diventano difficili da compiere anche per un pubblico di età più avanzata rispetto al target di un gioco Lego. Ciò, non tanto per l’effettiva difficoltà, ma proprio per la poca chiarezza e ambiguità delle richieste, che faranno perdere tempo ai giocatori e che renderanno abbastanza macchinose alcune parti del gameplay.

Inoltre, con il tempo, la storyline diventa una cosa quasi facoltativa e il gioco si trasformerà in un sandbox vero e proprio, nel quale ogni giocatore si concentrerà più sull’abbellimento dei mondi che sulle missioni da compiere.

Comunque, è senz’altro da sottolineare la bellezza degli ambienti presenti in questo titolo, tutti molto colorati e vari, che spaziano da luoghi sottomarini a isole vulcaniche, fino ai mondi dolci e zuccherati, oltre alla possibilità di giocare il titolo in multiplayer, sia online, ma solo con un codice invito da inserire, sia offline in schermo condiviso.

Lego Worlds, riassumendo, è un titolo con un’alta potenzialità per via della varietà di azioni che possiamo compiere con i vari strumenti

disponibili. Peccato, però, per il progressivo impoverimento a cui si va incontro con il proseguire della trama che, comunque, non toglie assolutamente a questo titolo il fatto di poter essere considerato un gioco buono e godibile.

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