Cosmo SkyMed, gli occhi ​che controllano la Terra

È il sistema duale (civile e militare) messo a punto dall'Asi. Dallo spazio, 5 satelliti osservano il nostro Pianeta

Cosmo SkyMed, gli occhi ​che controllano la Terra

È il programma satellitare più esteso mai realizzato dall'Italia. Grazie ai suoi 5 occhi in orbita, Cosmo SkyMed è in grado di scrutare la superficie della Terra dallo spazio.

Il sistema Cosmo SkyMed

Il programma è stato sviluppato dall'Agenzia spaziale italiana (Asi), in cooperazione con Ministero della Difesa. Si tratta del primo sistema di osservazione della Terra, concepito per scopi duali, cioè sia militari che civili. È attivo di giorno e di notte e riesce a fornire informazioni con qualsiasi condizione del tempo. I suoi radar hanno fornito le immagini delle più grandi catastrofi naturali, dal ciclone Nargis, al terremoto ad Haiti e in Cina, usate poi dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni umanitarie per prestare soccorso alla popolazione.

Il progetto Cosmo SkyMed è composto da una costellazione di 4 satelliti, in grado di effettuare fino a 450 riprese al giorno, pari a circa 1.800 immagini. I radar sono in grado di operare concentrandosi anche su una piccola area, arrivando ad osservare fino a un singolo metro. Il sistema è anche molto veloce: per configurare la costellazione e recuperare immagini dell'area desiderata ci si impiega da 72 ore (in normali condizioni) fino a meno di 18 (in casi di emergenza).

Secondo quanto riporta l'Asi, il primo satellite della costellazione è stato lanciato il 7 giugno 2007, il secondo il 9 dicembre dello sresso anno, il terzo il 25 ottobre del 2008 e l'ultimo il 5 novembre del 2010. Oltre ai 4 satelliti, che costituiscono il Segmento Spaziale, il sistema comprende il Segmento di Terra, composto da strutture predisposte alla gestione e al controllo della costellazione e alla ricezione, archiviazione ed elaborazione di dati e prodotti.

Le applicazioni

I dati forniti dal sistema di osservazione dell'Asi permettono di studiare le cause e i fenomeni che generano disastri ambientali. Inoltre, tramite le immagini satellitari, è possibile valutare i danni di una determinata area a seguito di terremoti, frane, alluvioni o eruzioni vulcaniche. I radar, inoltre, permettono di individuare anche le deformazioni superficiali, fornendo importante informazioni, che possono essere usare come strumento di prevenzione e controllo. I satelliti, possono essere utili anche per il controllo dello stato di mari, coste e oceani, valutando fenomeni di erosione e di inquinamento. Infine, il sistema è utile anche per il controllo degli edifici, tenendo monitorate le situazioni di abbassamento del suolo, che potrebbero determinare cedimenti strutturali.

Oggi, è stato lanciato in orbita il primo satellite

Cosmo SkyMed di seconda generazione, che permetterà "una maggiore capacità operativa e nuovi e più efficaci servizi ed applicazioni a favore di una vasta utenza istituzionale e commerciale".

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