Oggi non è un giorno qualunque: oggi si celebra la morte di Flash. Un appuntamento a lungo invocato dai puristi degli standard Web, oltre che da coloro impegnati nel garantire la sicurezza di software e sistemi operativi. Avviene in queste ore l'addio definitivo a una tecnologia che nel bene e nel male ha segnato l'evoluzione del mondo online, che ha contribuito a rendere il WWW un luogo virtuale meno statico e più dinamico. Adobe ha fissato ormai tempo fa per queste ore lo stop all'esecuzione dei contenuti all'interno del Player.
È la conclusione di un lungo percorso. La spina viene ora staccata per sempre. Nelle ultime settimane gli utenti hanno visto comparire sugli schermi dei loro computer il messaggio che chiede di disinstallare la componente destinata a non essere più aggiornata. Le istruzioni per farlo sono consultabili sulle pagine del supporto ufficiale.
Le origini affondano le radici nella metà degli anni '90, quando i browser di punta erano Netscape e Internet Explorer e l'accesso al Web era un privilegio ancora riservato a pochi. Al tempo la società Macromedia acquisì il programma per la creazione di animazioni vettoriali FutureSplash da FutureWave, ribattezzandolo Flash. Grazie anche all'implementazione del linguaggio ActionScript il successo fu tale da spingerne la diffusione in ambiti e per finalità ben differenti rispetto a quanto immaginato dai suoi stessi sviluppatori. Presto divenne la scelta predefinita per la creazione di giochi da distribuire online e persino per i menu di navigazione dei siti, un vero incubo per chi negli anni a venire ha dovuto fare i conti con la compatibilità cross-browser e con i criteri di accessibilità. Tempi andati, chi li ha vissuti in prima persona li ricorda con un briciolo di nostalgia, ma che fortunatamente non torneranno.
Nel 2005 l'intero pacchetto di software Macromedia (inclusi tra gli altri Dreamweaver e Fireworks) è passato sotto il controllo di Adobe. Il resto è storia. Non si contano le falle e le vulnerabilità emerse nel corso degli anni, talvolta tanto gravi da esporre gli utenti e le loro informazioni all'azione di malware o attacchi di ogni tipo, spesso corrette da aggiornamenti che in più di un'occasione hanno introdotto nuovi problemi. Insomma, talvolta la toppa si è rivelata peggio del buco.
Tra coloro che si sono battuti per mettere al
bando l'utilizzo di Flash ricordiamo Steve Jobs. L'ex numero uno di Apple si è schierato più volte in prima persona contro il suo impiego, escludendone la compatibilità dal sistema operativo iOS degli iPhone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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