Tempi duri in arrivo per prostitute e clienti

La lotta alla prostituzione parte dall’alto e scende sulle strade della capitale. Ieri il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato che firmerà un’ordinanza che suona come una dichiarazione di guerra al «mestiere più antico del mondo». Il provvedimento vuole anticipare il ddl siglato due giorni fa dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che, come tutti i disegni di legge, avrà un iter lungo. L’ordinanza di Alemanno, invece, è già pronta e segna un giro di vite contro gli sfruttatori, colpendo in parte anche lucciole e clienti.
«Aiuterà da subito le forze di polizia - spiega il primo cittadino - a fare in modo che le strade siano liberate dal degrado e che venga ridotto lo sfruttamento e la strumentalizzazione di tanti esseri umani».
Chi sottomette le donne rendendole schiave, non avrà un’esistenza facile. «Vendersi», poi, diventerà sempre più difficile per le prostitute, che verranno costantemente tenute sotto controllo e potranno «esercitare» con meno disinvoltura, non solo perché i pattuglioni di vigili urbani, polizia e carabinieri diverranno più pressanti, ma anche perché non rischieranno più solo l’identificazione, ma multe fino a 500 euro. Stesso discorso per i loro clienti. «Per questi ultimi useremo lo stesso parametro usato per le violazioni al codice della strada - dichiara il presidente della commissione Sicurezza del Comune Fabrizio Santori (Pdl) - con una sanzione amministrativa che sarà recapitata a casa. E per le lucciole che non pagheranno sono previste espulsioni e fogli di via». E le telecamere antiprostituzione installate dalla ex giunta comunale? «Quelle fanno parte degli sperperi dell’amministrazione passata - aggiunge Santori - in alcuni punti non sono nemmeno entrate in funzione e comunque non hanno mai prodotto risultati positivi. Noi valuteremo cosa farne». Nella tarda serata di ieri, però, il portavoce di Alemanno Simone Turbolente ha in parte smentito le affermazioni di Santori, soprattutto nella parte in cui si quantificano le sanzioni amministrative. Perciò, sulle multe, non c’è ancora l’ufficialità.
La lotta alla prostituzione, comunque, sarà uno dei punti cardine del nuovo «Patto per Roma Sicura», voluto fortemente da Alemanno per contrastare i fenomeni di devianza e degrado urbano che più direttamente incidono sulla qualità della vita della capitale. E non è un caso che l’ordinanza ha avuto il totale appoggio del Pdl. «Occorre affiancare alle attività investigative - commenta il consigliere comunale Ludovico Todini - un serio programma di recupero psicologico delle ragazze e un loro reinserimento sociale. Il vero problema non è l’attività in se stessa, ma l’insieme dei disvalori che a essa si accompagnano e tutto il marciume morale che gira intorno a questa attività, troppo spesso coatta».
«Plaudo all’iniziativa del ministro Carfagna e ancor più a quella del sindaco Alemanno - gli fa eco Dario Rossin, capogruppo Pdl in Campidoglio -. Riscontro con piacere l’introduzione giuridica del reato di prostituzione in strada e la volontà, da parte del primo cittadino di Roma, di precedere il decreto di legge nazionale con un’ordinanza».
Soddisfatto anche Dino Gasperini, vicecapogruppo capitolino del Pdl. «Dopo anni di battaglie che ho condotto personalmente con manifestazioni su strada, blocchi e fiaccolate per chiedere la fine dello scempio che si compie sotto le finestre dei romani - dice il consigliere - non c’è un minuto da perdere. Questa è la vittoria della gente, della decenza, della libertà e di un grande sindaco.

Patetiche appaiono a questo punto le dichiarazioni di alcuni esponenti di sinistra, che dopo quindici anni di sperimentazioni fallimentari e provvedimenti ridicoli costati milioni e serviti a nulla, ancora pretendono di insegnare qualcosa. E mentre loro vivono nel loro mondo di demagogia, la gente si ribella contro un’indecenza intollerabile».

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