Con il loro arrivo sul mercato, i Millennial e la Generazione Z hanno iniziato a sparigliare il comportamento prevedibile dei consumatori. Non credendo nella classica pubblicità, prima di spendere il loro denaro e comprare prodotti e servizi, hanno iniziato a chiedere prove su di essi. A chi? A quelle «voci» le cui opinioni avevano imparato a rispettare, apprezzando appunto le loro recensioni dei brand. Dove? Nella grande piazza digitale. Sui social media seguiamo facilmente le persone di cui ci fidiamo, leggiamo le loro recensioni, accettiamo i loro consigli, condividiamo le opinioni personali. Questo oggi non è più un gioco da ragazzi, è il più stabile tra i trend del marketing di questi anni. A livello globale saranno 16 miliardi i dollari che nel 2020 andranno negli investimenti di influencer marketing, e 412 i miliardi di dollari destinati nel 2021 al branded content (fonte Branded Content Marketing Association). L'Italia non è esclusa da questo fenomeno, il giro d'affari nel 2018 ha toccato i 180 milioni di euro e il 2019 conterà su una crescita del 34% (fonte Publicis Media).
Ma chi è un influencer? È una persona che viene considerata credibile dai suoi "follower" e che di conseguenza viene utilizzata dai brand con l'obiettivo di colpire un'audience giovane che non può essere raggiunta con altri mezzi, fare lead generation, incrementare traffico verso il sito e verso l'e-commerce, generare conversioni, aumentare il numero di follower degli account social del marchio, far conoscere un nuovo prodotto o promuovere l'identità di brand. Una lettura superficiale del fenomeno potrebbe indurci a credere che oggi «influire» sia un'azione di orientamento che si configura sempre più come un business. Che la persona influente abbia trasformato il «capitale di fiducia» concesso gratuitamente, in un mestiere ambitissimo, pagatissimo e quindi esageratamente cool. Il verbo "influire" deriva dal latino influere, composto della preposizione "in", cioè «dentro» e "fluere", cioè «fluire, scorrere». Definisce l'azione di esercitare su una persona o una cosa un'azione determinante. Determinante!
Joseph Conrad diceva che «si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare le altre persone» e io convengo con lui. E peso che i tempi siano maturi affinché ciascuno di noi, con la stessa dinamica dei marketing influencer, influisca sulla propria sfera di conoscenze e d'azione per orientare il cambiamento in atto verso il Bene dell'insieme. Il nuovo paradigma deve così divenire «vita tua, vita mea» e non più «mors tua, vita mea».
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