«I sistemi algoritmici a volte vengono presentati alle persone come apolitici, tecnocratici e privi di valore. Sono tutto tranne questo. Poiché sono costruiti tramite operazioni di giudizio e sono frutto di discernimento, sono atti fondamentalmente etici. L'etica è nel cuore della realizzazione di algoritmi e principi etici trasparenti e comunicabili devono essere inclusi nel tradurre compiti in algoritmi, specie quelli che modificano o interagiscono con la vita di milioni di persone» afferma il professor Paolo Benanti, docente di etica e biotecnologie presso l'Università Gregoriana, in un suo illuminante scritto che porta il lettore al concetto conclusivo della necessità di iniziare a pensare filosoficamente il software. Filosofia deriva dal greco antico philosophía, parola composta da phileîn, "amare", e sophía, "sapienza", ossia "amore per la sapienza.
David Vice, ex CEO della Northern Telecom, amava affermare che «in futuro ci saranno due tipi di aziende: quelle veloci e quelle morte». Le aziende veloci saranno quelle che avranno capito che il confronto con la concorrenza avverrà sul terreno del management delle persone, più che dei processi o prodotti o servizi. Oggi il potere risiede nel controllare la più preziosa e delle risorse esistenti sul pianeta: l'intelligenza dell'uomo, nella sua manifestazione intellettuale ed emotiva. E questo vale in tutti i contesti ove vi sia un confronto o una sfida fra due o più entità: politica, società o sport. L'intelligenza umana ha una caratteristica che la rende unica e che la differenzia da tutte le altre: è coltivabile ed è quindi potenzialmente infinita. Il suo nutrimento è l'educazione. L'educazione del cervello e del cuore. Della mente e delle emozioni.
Educazione, dal verbo latino educere che significa «trarre fuori» cioè «tirar fuori ciò che sta dentro», è filosofia poiché è il processo di trasmissione di un sistema di conoscenze e di valori, di norme e modelli di comportamento, che possiamo definire con il termine sapienza, cioè l'insieme di abilità tecnica, conoscenza razionale e capacità di distinguere bene e male, lecito e illecito, utile e dannoso, che la filosofia indaga. Nel disegnare il nostro futuro il confronto si deve dunque spostare sempre più dall'avere come scopo asset tangibili, prodotti e servizi, ad avere quelli intangibili, idee ed emozioni. Come fare? Riaffermando la centralità dell'individuo unitamente alla sua vocazione e alle sue aspirazioni più profonde. Con quale strumento? Con la formazione. Una formazione continua e per tutta la vita, è il miglior investimento da fare su sé stessi e su qualunque forma di associazionismo fra le persone. Agire per-il-Bene e adoperarsi in modo attivo per orientare ad esso l'intera propria sfera di influenza, vuol dire adoperarsi per assicurare all'umanità il miglior processo educativo possibile.
Che il cambio di paradigma da «mors tua, vita mea» a «vita tua, vita mea» sia oltremodo urgente risulta oramai lampante. Con la mia Economia Sferica propongo alle persone e alle aziende di non aspirare più ad agire per essere i migliori-DEL-mondo bensì i migliori -PER-il mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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