Il Cardinale chiama, lo sport risponde. E’ questo il significato dell’incontro avvenuto mercoledì in Arcivescovado tra il Cardinale Dionigi Tettamanzi e tutte le componenti dello sport lombardo rappresentate dai massimi esponenti. Federazioni ed Enti di propaganda che hanno voluto, insieme alla massima autorità religiosa cittadina, rimarcare, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza dello sport nella crescita dei giovani e nell’esistenza di tutti i giorni. E’ stato proprio il Cardinal Tettamanzi a sciogliere il protocollo quando al suo arrivo, davanti agli applausi dei presenti, si è lasciato andare a uno spontaneo: «Ma dovrei essere io a battervi le mani per quello che fate a livello educativo». Un incontro fortemente voluto da Tettamanzi che ha presentato la Commissione Diocesana per lo sport, presieduta da Monsignor Severino Pagani e da don Alessio Albertini, un sacerdote che, a suo dire, si occupa «di anime e sport». Perché don Alessio di sport se ne intende eccome, essendo fratello del grande campione rossonero Demetrio Albertini, ora vicepresidente della Federcalcio.
A portare il saluto degli sportivi (presenti anche il plurititolato schermitore Edoardo Mangiarotti e l’ex milanista Daniele Massaro) è stato il neopresidente del Coni regionale, altro grande ex cestista, Pierluigi Marzorati che ha dato la totale disponibilità delle federazioni lombarde alla collaborazione con il progetto diocesano: «Crediamo in questa nostra piccola missione e auspichiamo la totale integrazione dei giovani che arrivano da fuori Italia», offrendo al Cardinale in omaggio un libro artistico sulle olimpiadi di Roma 1960 e un leggio, accompagnato da un «professionalmente le può servire» che ha provocato un cordiale sorriso da parte di Tettamanzi.
Ma è stato l’intervento del Cardinale a colpire le coscienze degli sportivi con «parole che mi scaturiscono dal cuore dette con massima semplicità e sincerità per esprimere stima e gratitudine per il lavoro che fate, perché tutti noi siamo atleti e perché voi preparate e fate crescere gli atleti in ambito sportivo”. Dopo aver fatto rilevare la vicinanza della Chiesa a chi fa sport, Tettamanzi ha richiamato e volutamente insistito sulla prima enciclica di Papa Wojtyla, la «Redentor hominis» dove l’uomo, non astratto ma nella sua concretezza e nel vissuto quotidiano, è la via della Chiesa. Ha poi elencato i compiti della Commissione Diocesana per lo sport: valori educativi, formazione di persone responsabili, rispetto delle regole per maturare nella libertà, importanza della scuola e creazione di un’alleanza educativa tra genitori, insegnanti e alunni, la stessa alleanza di cui ha bisogno anche il mondo sportivo.
E per chiudere, dopo aver ulteriormente invitato a credere fino in fondo ai valori educativi dello sport, ha dato appuntamento al Natale degli sportivi, un incontro diventato un punto fermo della Diocesi, che si terrà lunedì 13 dicembre alle 20 al Pala Sharp di Lampugnano.
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