Tifoso doc L’affondo del presidente

Derby n. 190, ultima volta sull’erba perché anche Inter e Milan si sono convertite al sintetico e per il prossimo campionato il travagliato terreno di San Siro sarà sempre in condizioni perfette grazie al misto di erba e sintetico che le milanesi hanno programmato. Ma quello che colpisce è la scenografia delle curve, le solite curve che nel bene e nel male caratterizzano il tifo sotto la Madonnina. Proprio dalla nord, quella nerazzurra, arriva l’inno alla Madonnina del Duomo con la scritta in rigoroso meneghino «ti te dominet Milan». La risposta della Sud milanista è ironica sui 22 punti di vantaggio del Milan sui cugini: un diavolo che scruta attraverso un binocolo in direzione della curva nerazzurra e pensa: «Da qualsiasi prospettiva vedervi a maggio è tornato un miraggio». Una gara di sfottò che fa comunque bene al calcio, visto che nella tradizione delle stracittadine milanesi gli ultrà delle curve hanno sempre largo spazio e fantasia fuori dal comune. Oltreché fondi perché per fare certi striscioni la spesa non è inferiore ai 20.000 euro.
Ma le polemiche non mancano perché il presidente nerazzurro (assente invece Silvio Berlusconi volato in Russia dall’amico Putin) ha una stoccata sulla Juventus a chi gli chiede se, vincendo il derby e regalando lo scudetto ai bianconeri potrebbe servire a svelenire il clima col club bianconero. «È da parte loro che si deve svelenire qualsiasi cosa - la secca replica di Moratti -. Non credo che questo sia un problema, da parte nostra non c’è nessun problema». E su Stramaccioni: «Lo vedo tranquillo, certo non dipende dal derby il discorso di Stramaccioni». I risultati del pomeriggio acuiscono un po’ i rimpianti e anche il numero uno nerazzurro ne è consapevole: «Eravamo favoriti e non è andata come pensavamo... È un campionato strano per tutte le squadre. L’Udinese mi sembra che sia messa bene e la Lazio dobbiamo incontrarla. Ma sarà il derby a deciderlo».


Festeggiato Cordoba alla sua ultima partita, per lui un piatto d’argento e i nerazzurri che indossano la sua maglia, tutte e due le squadre entrano poi con la maglia bianca dedicata al VII incontro mondiale delle famiglie a Milano che dal 30 maggio al 3 giugno culminerà con l’arrivo del Papa.

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