Tornano gli occhiali anni '90 Ne vedremo delle belle...

Lenti colorate, design rétro bombato e linee spigolose: ecco le nuove tendenze ispirate a modelli del passato

Angelo Ruggeri

Uno dei protagonisti del film culto Trainspotting, Daniel «Spud» Murphy, interpretato da un bravissimo Ewen Bremner nel 1996, era solito indossare un paio di occhiali da sole del tutto particolari, con montatura scura importante e lenti gialle. Iconici. Invece Will Smith, nei panni di Willy, il principe di Bel-Air (1990), adorava sfoggiare gli occhialetti tondi scuri, con montatura quasi invisibile.

Non manca chi si ricorda del modello scelto da Brad Pitt in Fight Club, film diretto da David Fincher nel 1999. Ancora oggi s'indossano con camicia a fantasia tropicale e giacca in pelle, come quelle di Tyler Durden. Insomma, una tendenza che profuma di anni Novanta, di musica dei Take That, degli Oasis e dei Foo Fighters (solo per citarne alcuni) è tornata protagonista, sulle passerelle più importanti del mondo. Prima con il designer russo Gosha Rubchinskiy che, con disinvoltura, qualche stagione fa a Pitti Immagine Uomo, aveva tradotto il logo di Sergio Tacchini in cirillico e lo aveva messo su T-shirt e felpe costosissime; poi con l'arrivo della famiglia Gvasalia (Demna e il fratello Guram) che, con il loro marchio irriverente Vetements e, successivamente, con la direzione creativa di Balenciaga, hanno riportato alla luce, e nei guardaroba dei fashion victim, quelle vestibilità e nuances dimenticate da qualche decennio. Anche l'universo dell'occhialeria ha iniziato a strizzare l'occhio agli anni Novanta: le lenti colorate, il design retrò bombato o le linee spigolose sono, infatti, all'ordine del giorno. Il modello DiorClub3 di Dior per la primavera-estate 2018, per esempio, è un trionfo di artigianalità ed eleganza. Ispirato dalle opere sperimentali Les Tirs di Niki De Saint Phalle, racconta l'universo artistico del womenswear, diretto da Maria Grazia Chiuri. Così come il modello avanguardista della collezione eyewear Valentino, con maschera opaca e trasparente, e la versione pop firmata Marni, all'insegna della sovrapposizione. A chi ama osare, invece, sono dedicati i modelli di Alain Mikli lunettes e di Saint Laurent eyewear, che potrebbero essere perfettamente indossati da una rockstar, sul palco, per proteggersi gli occhi dalle luci. Prada e Mykita, invece, puntano al bicolor: la prima griffe sceglie i toni di rosso; la seconda, in collaborazione con il brand inglese Martine Rose, presenta una serie di occhiali di forte impatto, declinati in gradazioni fluo. Poi c'è Dsquared2, che ama da sempre il mondo delle mascherine e che per questa primavera propone un modello con lenti fumé in diverse colorazioni.

Ma gli anni Novanta significano anche occhiali da sole tondi con montature appena accennate, come quelli di Ray-Ban, con profili dorati o di Web eyewear con scheletro e lenti dello stesso colore.

Agli amanti dello stile ricercato sono dedicati gli occhiali di Ermenegildo Zegna eyewear, realizzati in titanio con profilo voluminoso, impreziosito da pin esagonali in metallo sul frontale e un doppio ponte con

parte superiore in color vicuña. Infine, verso gli ultimi anni dei 90's, ecco l'arrivo delle mascherine a goccia. Il modello più iconico a tema è quello di Tom Ford eyewear, con lenti verde bottiglia e logo T a contrasto.

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