Il Toro non vede rosso ma soltanto Bianchi Il Novara perde la vetta

Il Novara perde all’Olimpico torinese imbattibilità e sorprendente primato, vince il Torino 1-0 come nell'unico precedente di serie B mezzo secolo fa. Decide il gol di Rolando Bianchi a bocce da poco in movimento. Da questa sconfitta la squadra di Tesser esce con alcune importanti note positive, ha cercato con caparbio orgoglio il pareggio anche quando si è trovata in doppia inferiorità numerica, all'ora di gioco, per l'espulsione del capitano Ludi, fallo da ultimo uomo, e negli ultimi venti minuti per il doppio giallo a carico di Porcari. Avrebbe meritato il pareggio. Il Torino l'ha rispettata e temuta. Il successo per i granata ha molta importanza per la classifica, dà morale e fiducia, tiene lontane le contestazioni della tifoseria che al momento si accontenta ma esige qualcosa di più, gioco e gol. Serve all'allenatore Lerda per proseguire e rifinire il lavoro psicologico per ricompattare l'ambiente e dare ai giocatori maggiore convinzioni. Un successo prezioso, al momento giusto, ma che non risolve le problematiche emerse nelle precedenti partite e in parte confermate contro il Novara.
Lerda con il recupero di Garofano ripropone la squadra che ha vinto in casa del Sassuolo ma con la preferenza di Lazarevic al posto di Obodo. Chiara l'intenzione di privilegiare il senso del gol di Bianchi ormai in pieno recupero, le geometrie di Iunco e le invenzioni di Sgrigna prelevato dal Vicenza a fine mercato per sopperire all'improvviso ritiro di Bernacci. Ultimi arrivati ma già protagonisti decisivi. Anche Tesser conferma tutto, capitan Ludi regista per dettare gli schemi tattici, Porcari e Morra a sostegno delle punte, Gonzalez e il capocannoniere del campionato, Bertani. L'avvio appaga le premesse di Lerda, dopo 5’ Bianchi trasforma in gol il delizioso pallonetto di Iunco. Ma nell'azione il portiere albanese Ujkani ci mette qualcosa del suo. Il bomber è sulla strada giusta, deciso a migliorare il proprio record di 24 gol nella scorsa stagione. Il Novara accusa il colpo, sarebbe il momento per chiudere il conto, pur se al fischio di chiusura dell'arbitro Baracani mancano 85 minuti. A questo Toro manca il cinismo, non colpisce come dovrebbe e potrebbe, Ujkani si riscatta con autorevoli interventi, il centrocampo novarese alza la barriera, Iunco e Sgrigna non riescono a liberare Bianchi. In avanti Bertani comincia a muoversi e sono allarmi per D'Ambrosio, Ogbonna, il portiere Rubinho ex-Palermo e Genoa salva miracolosamente su punizione di Porcari.
La storia ci ricorda precedenti derby movimentati, il Novara incrementa il gioco d'attacco, Bertani non segna ma resta capocannoniere, sfiora il gol in mischia e da media distanza, l'occasione migliore ce l’ha Porcari su respinta di Rubino, porta spalancata ma sparacchia alto. Ludi ferma scorrettamente Iunco in contropiede e viene cacciato. Rimasto in dieci il Novara riesce comunque a comandare il gioco, Rubino diventa protagonista. Poi tocca a Porcari uscire anzitempo, Tesser manda in campo Ventola, Lerda replica inserendo Rivalta in difesa ed è sempre il Novara più vicino al gol del pareggio che il Torino al colpo del ko. Che lo sfiora nelle fasi finali, quando i novaresi sono costretti a scontare territorialmente la doppia inferiorità numerica.


L'Ascoli aveva l'occasione di sfruttare la sconfitta del Novara per inserirsi al comando con il Siena ma è rimasto senza gol contro la grande difesa dell'Empoli, imperniata su Stovini. In mezz'ora la Reggina ha giocato il poker con un Modena incapace di reagire all'iniziale rete del nuovo arrivato Colombo.

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