Kabul - Tre attentatori suicidi con giubbotti esplosivi hanno attaccato la sede dell’intelligence a Kandahar, nel sud dell’Afghanistan. Lo ha riferito il governo della regione, spiegando che i terroristi hanno cercato di penetrare negli uffici del National Directorate for Security (Nds). "Quando sono stati bloccati dalla sicurezza uno di loro si è fatto esplodere mentre gli altri due sono rimasti uccisi in una sparatoria". Uno degli attentatori è morto. Alcuni testimoni hanno parlato di raffiche di mitra seguite da una violenta esplosione. La sparatoria si è verificata mentre a Kandahar (roccaforte talebana nel sud) era in corso una manifestazione per protestare contro la morte nella provincia di quattro civili, fra i quali una donna e un bambino. Secondo le autorità locali sono stati uccisi da soldati della forza Nato (Isaf) che hanno aperto il fuoco su un autobus civile.
La Nato conferma la notizia Le forze della Nato in Afghanistan (Isaf) hanno ammesso che quattro civili sono stati uccisi dai propri soldati. La Nato ha fatto sapere di essere "profondamente dispiaciuta" per l’accaduto. Poco prima il presidente afgano Hamid Karzai aveva accusato le forze della coalizione internazionale. "Aprire il fuoco su un autobus va contro l’impegno della Nato di proteggere i civili, e non si giustifica in alcun modo", ha detto il presidente afgano, che ha "fermamente condannato" l’episodio.
Scontri a fuoco Il governatore provinciale e fratello del presidente afgano, Ahmed Wali Karzai, ha detto che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro gli assalitori: i combattimenti sono
proseguiti per circa 20 minuti e almeno un attentatore è rimasto ferito, ha aggiunto. Secondo il capo dell’amministrazione di Kandahar, due agenti dell’intelligence e un insegnante di una scuola vicina sono rimasti feriti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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