Tremonti oggi da Almunia per il «via libera» dell’Ue ai conti pubblici del 2006

Per Karl-Heinz Grasser presidente Ecofin «l’Italia rispetta le intese con Bruxelles»

da Roma

La Commissione europea darà oggi un sostanziale «via libera» alla legge finanziaria 2006. Giulio Tremonti vola stamattina a Bruxelles per incontrare il commissario agli affari economici e monetari, lo spagnolo Joaquin Almunia. Al termine, confermano fonti della commissione, ministro e commissario incontreranno la stampa. I conti italiani per il 2006 dovrebbero centrare gli obiettivi concordati con l’Unione europea per il contenimento del deficit.
«La commissione farà le sue indagini, ma immagino che l’Italia stia ottemperando alle procedure per il 2006, per quanto riguarda le misure aggiuntive richieste», commenta da Vienna il ministro delle Finanze austriaco Karl-Heinz Grasser durante una conferenza stampa dedicata al semestre di presidenza austriaca dell’Ue, appena incominciato. «Ho parlato con Tremonti - spiega Grasser - e sono rimasto positivamente impressionato dalle misure prese dal governo italiano. Tremonti ha presentato un piano di consolidamente sorprendente». Il ministro austriaco, che per i prossimi sei mesi sarà presidente dell’Ecofin, aveva incontrato il nostro ministro dell’Economia lo scorso primo dicembre a Roma, e già in quell’occasione aveva preso atto del miglioramento della manovra 2006.
I servizi tecnici della Commissione hanno analizzato la finanziaria nel corso delle vacanze natalizie, dopo che il governo italiano aveva fatto pervenire a Bruxelles i dettagli relativi alla manovra e al programma di stabilità. Il responso tecnico è stato sostanzialmente positivo: gli uomini di Almunia hanno infatti ritenuto che le misure adottate da governo e Parlamento siano idonee a riportare il rapporto deficit-pil al 3,8% alla fine dell’anno, come richiesto dalla raccomandazione Ecofin approvata nel luglio scorso. Durante l’incontro Tremonti-Almunia dovrebbe dunque giungere il via libera politico da parte della Commissione.

Bruxelles, si fa comunque notare, continuerà a monitorare con attenzione i conti italiani, ricordando che gli accordi raggiunti la scorsa estate prevedono che il nostro Paese ritorni sotto i limiti di Maastricht (il 3% nel rapporto deficit-pil) entro la fine del 2007.

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