Dovrà raggiungere una velocità fino a 350 chilometri orari, avere una capienza di 600 posti per 200 metri di lunghezza, raddoppiabili fino a 400 metri. Ma soprattutto il nuovo Supertreno che vuole l'ad di Fs, Mauro Moretti, dovrà essere trasformista ed estremamente flessibile. Capace cioè di mutare completamento assetto interno in poche ore, dalla sera alla mattina. Sarebbero queste alcune tra le peculiarità indicati ai costruttori invitati dalle Ferrovie a partecipare alla maxi-gara per 50 treni alta velocità.
La base di gara è di 1,2 miliardi e le proposte, a quanto risulta, dovranno essere consegnate il 10 marzo prossimo. Le lettere di invito a sei costruttori, partite il 30 novembre scorso, sono tuttora top-secret da parte di Fs. Moretti vorrebbe un treno unico, attualmente non presente sul mercato, ad altissima adattabilità. Capace cioè di trasformarsi completamente dalla sera alla mattina. Una carrozza con comode poltrone di seconda classe in grado di mutarsi, se le esigenze lo richiedono, in una «business de luxe», con comodi divani e distanza privacy garantita. O viceversa, in poche ore di lavoro. Un «tubo vuoto» modulare, sul modello dell'aereo, con un'alta adattabilità a ogni tipo di esigenza in poco tempo.
Un supertreno quindi con il quale sfidare la concorrenza sulle rotte europee. Non a caso, tra le caratteristiche indicate da Moretti vi sarebbero quattro tipi diversi di tensione e potenza kW, attualmente in uso in Italia, Francia, Austria, Germania, Belgio, Olanda. Viene richiesta inoltre l'omologazione in tutti questi Paesi. Altro aspetto tecnico sarebbe relativo al «pendolamento»: il nuovo treno dovrà pendolare di 1,5 gradi, caratteristica questa che consentirebbe una maggiore stabilità in curva ad alta velocità. Non si tratterebbe però di una sorta di nuovo «Pendolino» (che oscilla invece fino a 8 gradi), ma di una peculiarità tecnica del tutto nuova, per una maggiore resistenza alle oscillazioni a forte velocità. Nella valutazione e nel punteggio finali assegnati alle proposte, peserebbero di più (per il 70%) le specifiche tecniche che non il costo economico (30%). Il valore base della gara sarebbe di 1,2 miliardi di euro. Naturalmente, tra le caratteristiche richieste vi è anche la ecocompatibilità.
Fs inoltre si riserva di decidere in proprio l'affidamento della manutenzione dei nuovi treni. Le lettere inviate da Trenitalia il 30 novembre scorso, sarebbero giunte all'indirizzo di sei tra i maggiori costruttori: Bombardier, Ansaldo Breda, Alstom, Siemens, Kawasaki, la spagnola Caf. Tra i titoli richiesti, vi è la fornitura in ambito europeo di almeno un treno Av in grado di raggiungere i 300 km/orari. Titolo questo che non tutti i sei invitati possono vantare.
L'iniziale idea dell'ad di Fs per un treno a forte capienza avrebbe lasciato il posto, si apprende, a un prototipo di grande flessibilità proprio in seguito alle richieste per una classe business giunte dalla clientela dell'alta velocità.
Molto probabile quindi che, al momento della firma del contratto con il vincitore della gara, le indicazioni prevedano anche alti standard di comfort e privacy - collegamenti internet, poltrone rotabili, luci dedicate, ambienti insonorizzati - per soddisfare quel segmento di mercato in netta crescita. Una sfida giudicata «molto stimolante» dagli stessi costruttori.
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