Viene presentato in questi giorni alla Triennale «Beuys Voice» un libro di Lucrezia De Domizio Durini, in concomitanza della grande mostra «Joseph Beuys - Difesa della Natura» alla Kunsthaus di Zurigo. Il libro edito da dalla Kunsthaus di Zurigo e da Mondadori Electa contiene circa 1000 pagine e 400 immagini fotografiche tratte dall'archivio storico De Domizio Durini che, anche attraverso gli scritti di vari personaggi della cultura internazionale, intende sottolineare l'importanza della Living Sculpture beuysiana, costituita dal rapporto tra uomini di differenti razze, origini, religioni, di diversi stati sociali, economici, politici e culturali, legati da una solidale e libera collaborazione.
Il volume è una storia raccontata da Beuys stesso in cui si alternano avvenimenti e documenti, testimonianze e rapporti umani di personaggi che in prima persona hanno vissuto e condiviso la poetica dell'artista in cui Vita e Arte vivono in simbiosi.
Quella di Beuys è una visione ampliata dell'Arte, di un'Arte totale che toccando tutte le discipline che riguardano l'uomo si rivolge al miglioramento della società con intento pedagogico. Il volume prende in considerazione anche il Post Beuys, l'attività di divulgazione del pensiero del Maestro messa in atto da studiosi e artisti suoi contemporanei. Il progetto, in sostanza, ha l'ambizione di essere un'opera totale e analitica del pensiero, dell'opera, dell'uomo e dell'artista Joseph Beuys.
Il 13 maggio al 14 agosto 2011 alla Kunsthaus di Zurigo verrà inaugurata un'inedita Mostra dal titolo: Joseph Beuys - Difesa della Natura curata da Lucrezia De Domizio Durini, tra i maggiori studiosi del pensiero beuysiano, e da Tobia Bezzola, storico dell'arte.
Il progetto prende spunto dalla regale opera Olivestone, donata dalla De Domizio Durini alla Kunsthaus nel 1992, per percorrere, attraverso l'intera sua collezione privata, l'operazione Difesa della Natura che il Maestro tedesco ha svolto in Italia negli ultimi 15 anni della sua vita con la solidale collaborazione di Lucrezia De Domizio e dell'obiettivo fotografico di suo marito Buby Durini. Il progetto Difesa della Natura prende vita all'inizio degli anni Settanta quando Joseph Beuys comincia la coltivazione di un terreno di quindici ettari a Bolognano, in Abruzzo, destinato alla piantagione di 7000 arbusti e alberi in via di estinzione, dando vita alla Piantagione Paradise. Il 13 maggio del 1984, Beuys mette a dimora la prima quercia italiana nella Piantagione, di fronte al suo studio, e dà luogo alla discussione "Difesa della Natura", emblema di tutto l'ambizioso progetto abruzzese.
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