Tronchetti: "Siamo pronti a uscire da Telecom"

Il cda della Pirelli dà mandato al suo presidente di esplorare tutte le possibili opzioni, compresa quella della vendita

Tronchetti: "Siamo pronti 
a uscire da Telecom"

Milano - Come si dice: tanto tuonò che piovve. Così, dopo mesi di ipotesi sul futuro assetto sia finanziario, sia industriale di Telecom Italia, il suo azionista «numero uno» ha deciso: Pirelli è pronta a vendere tutto. Cioè a uscire dal capitale di Olimpia, la holding che controlla il pacchetto di maggioranza relativa (18%) del gruppo di tlc. La mossa è stata fatta ieri in consiglio, dopo aver approvato un bilancio 2006 molto buono per Pirelli, con ricavi in crescita del 6,5% e un Ebitda migliore dell’8,2%, ma che a causa della svalutazione della partecipazione in Telecom (effettuata nel corso del 2006) ha chiuso con un «rosso» record di 1,048 milioni, lasciando gli azionisti a secco del dividendo nel 2007.

Anche per questo, poco meno di sei anni dopo il suo ingresso, Marco Tronchetti Provera arriva a «minacciare» il disimpegno da Telecom, non senza amarezza per gli ostacoli che sarebbero stati collocati da più parti sulla sua strada. Un percorso che negli ultimi sei mesi ha contemplato prima l’ingresso di un partner di «contenuti» come Murdoch, poi l’eventuale cessione di Tim per concentrare il gruppo sulla banda larga, e infine una partnership di respiro globale con Telefonica. In tutti e tre i casi il tentativo di Tronchetti di trovare una soluzione strategica per Telecom che andasse di pari passo con un assetto finanziario congeniale al suo primo azionista (Pirelli potrebbe cedere fino al 49% di Olimpia senza perdere la presa sulla holding, d’intesa con i Benetton che ne detengono il 20%) è fallito. Vuoi per intromissioni governative, vuoi per l’opposizione dello stesso cda del gruppo. Così ieri, al cda della Pirelli, l’opzione dell’uscita è diventata realtà. Incontrando, tra l’altro, il favore del mercato, che nel «dopo Borsa» ha premiato il titolo Pirelli fino al congelamento per eccesso di rialzo. Bisognerà ora vedere quanto la mossa di Tronchetti sia una provocazione, anche in vista del rinnovo del cda di Telecom in programma ad aprile, e quanto non sia invece una reale volontà di disimpegno.

Tecnicamente il cda, riunito per approvare i conti 2006, ha dato «mandato esplorativo» a Tronchetti per dismettere l’intera quota Olimpia. Non è stata presa «nessuna decisione né sui tempi né sul prezzo» ha precisato il presidente di Pirelli agli analisti. Per ora «non siamo stati contattati da pool di banche o investitori finanziari» ha detto Tronchetti.

Per quanto riguarda i rapporti con Benetton e l’andamento dell’ultimo cda di Telecom (nel quale i rappresentanti di Pirelli si sono astenuti sul piano, mentre i Benetton hanno votato a favore) Tronchetti ha detto che «non c’è alcun conflitto o differenza di opinione tra Pirelli e Benetton. Siamo perfettamente in linea». Il presidente di Pirelli ha precisato che nell’ultimo cda di Telecom «diversi consiglieri» hanno espresso opinioni in linea con coloro che non hanno dato il loro voto al piano.

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