Turisti stranieri in crescita. Ma gli italiani spendono poco

Ingressi in aumento, prosegue il trend Il 40% dei connazionali ha stanziato solo 500 euro. Libri, medicine e preservativi: le valigie (diverse) di uomini e donne

Turisti stranieri in crescita. Ma gli italiani spendono poco

Le statistiche sono come i bikini: mostrano tutto ma celano l'essenziale. Basta guardare quelle di Istat e Bankitalia sugli arrivi di turisti stranieri in Italia tra gennaio ed aprile 2018. Secondo l'Istituto di statistica in aprile c'è stato un calo del 7,4% mentre per via Nazionale c'è stata una crescita dell'11,2%. Lo stesso per il periodo gennaio-aprile 2018: per l'Istat la crescita è stata del 3,5% e per Bankitalia dell'8,6%. Questi numeri, per restare nella metafora, sono i bikini. L'essenziale è che la stagione turistica 2018 non si annuncia particolarmente felice. Ovviamente bisognerà aspettare il consuntivo e magari, come è già successo, ci accorgeremo che il numero di turisti, la spesa media, le notti trascorse in una struttura ricettiva, sono aumentate, ma intanto le previsioni della Federazione italiana dei pubblici esercizi non pronosticano questo. Anzi. Dicono che l'estate 2018 sarà caratterizzata da un rallentamento della crescita degli arrivi di turisti stranieri. Soprattutto, e questo è un problema, di turisti provenienti dalla Cina. Nel 2017 i cinesi che avevano scelto l'Italia come meta per le proprie vacanze erano aumentati del 14,6% rispetto all'anno precedente, nel 2018 dovrebbero crescere ancora, ma meno: del 13% rispetto al 2017. Crescita superiore a quella del 2017 interesserà gli americani, che rappresentano la fetta più grossa dei turisti extraeuropei che scelgono l'Italia, più 0,9%. Così anche per i britannici: dall'1,4% di aumento si passerà al 2,2%, e per i giapponesi, dall'1% di crescita nel 2017 si dovrebbe passare all'1,3%. Per il resto i principali Paesi di provenienza di turisti mostrano un rallentamento della crescita (come per gli spagnoli) o una stabilità (come per i tedeschi).

Per farsi un'idea più chiara della strada che c'è ancora da fare bisogna considerare che secondo l'Organizzazione mondiale del turismo, nel 2017, le persone nel mondo che sono andate all'estero per svago sono state 1,32 miliardi in crescita del 6,8% rispetto all'anno precedente. Se non teniamo il passo con la crescita internazionale, però, almeno sulla spesa ci siamo. Sempre l'anno scorso, infatti, i turisti stranieri hanno speso in Italia 39,1 miliardi di euro, in crescita del 7,7% rispetto all'anno precedente che è più di quanto gli italiani abbiano speso all'estero: 24,5 miliardi, più 8,9%. Altri due dati interessanti: in Italia ci sono 178.400 strutture ricettive delle quali solo il 18,6% sono alberghi: la metà sono, infatti, case in affitto. Questo significa che piattaforme online che permettono di affittare le seconde case si rivolgono a poco meno della metà delle unità ricettive italiane.

Però non è tutto nero: se si vanno a vedere i dati degli arrivi dai soli Paesi extraeuropei, e li si mette a confronto con gli arrivi di turisti americani, nelle due estati precedenti a questa, cioè giugno-luglio-agosto-settembre del 2016 e del 2017, si scopre che ognuno di questi mesi del 2017 ha visto un numero superiore di arrivi sia di turisti extraeuropei che di turisti americani. Per esempio: nell'agosto del 2016 i turisti provenienti da tutto il mondo (esclusa l'Europa) sono stati 1.728.651 che sono diventati 1.890.304 l'anno scorso. Idem per gli americani: sempre nell'agosto del 2016 ne sono arrivati 392.747 passati a 479.110 nel 2017.

Quello che appare più certo è che il budget degli italiani per questa estate sarà estremamente ristretto: il 40% degli intervistati ha stanziato solo 500 euro mentre quelli che intendono spendere più di 2mila euro sono solo il 9% degli intervistati.

Infine i bagagli. Se avete la curiosità di sapere in che cosa consista la differenza tra la valigia di un uomo e quella di una donna, sappiate che sono sostanzialmente due. La prima è che il 10% degli uomini metterà in valigia profilattici che saranno presenti solo nell'1% delle valige delle donne le quali, invece, nel 28% dei casi, conterranno prodotti di bellezza, che saranno presenti solo nel 5% delle valige degli uomini.

La ricerca della Coop sulle abitudini degli italiani in vista della stagione 2018, dice anche che ci saranno più pc e tablet nelle valige maschili e più libri ed ebook in quelle femminili. Ma, si sa, le statistiche sono come i bikini...

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