«Tutto a un euro»: Benvenuti nel regno della spesa low cost

Sono sempre più diffusi i punti vendita economici, frequentati soprattutto da clienti di fascia medio-alta

(...) «Un buon 35 per cento di quello che c’è in negozio – svela Mario – vien via a un euro». Tra questi articoli puoi trovare oggetti di cartoleria, giocattoli, casalinghi, attrezzi per il bricolage, profumeria, cucina, scuola, ufficio e quant’altro: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Come il Cubo di Rubik (che qui non si chiama così) o la pianola verde a pile con dieci tasti, sei semitoni e addirittura 12 motivetti preregistrati. C’è uno scaffale con profumini leziosi tra cui spiccano un Vetiver e un Fior di loto in flaconcini da 12 millilitri. L’azienda che li produce è di Venezia. E ancora salviette profumate (15 pezzi a confezione), creme Vidal per mani, viso e corpo in vasetti quasi carini da 200 millilitri. E poi tazzine e piattini da caffè sempre a un euro.
Una signora di mezza età si aggira tra gli scaffali. Ha un cestino ricolmo di spugne, panni per la casa, piatti, bicchieri di plastica, tovaglioli con l’effigie di Geronimo Stilton, strofinacci: non arriverà a spendere 10 euro in tutto. Nel frattempo aprono anche bazar che promettono «Tutto a 50 cent». E allora ci si rende conto che ormai è in atto una guerra silenziosa combattuta sul filo del centesimo anche nella ricca metropoli. A vincere è sempre sua maestà l’euro, che in questi luoghi ritrova dignità. Certo, forse gli articoli non sono tutti di qualità eccelsa o di marca. Ma a detta dei frequentatori, il rapporto articolo–prezzo è quasi sempre vantaggioso. «In quel reparto – indica Francesco che con suo figlio manda avanti i 200 metri quadrati di “50 e più cent” in via Vitruvio angolo Settala – sono esposti tutti gli articoli in vendita a 50 centesimi». A contarli non ci si riesce. In questo negozio che ha nove vetrine entrano in maggioranza stranieri: 1.200 persone al giorno per una spesa media di cinque euro. A solo mezzo euro si portano via ampolle da latte in coccio con mucca e girasole in rilievo; sapone di marsiglia da 125 grammi «Made in Scandicci»; posaceneri, set di spiedini, robot multicolori, strofinacci casa, candele e imbuti di plastica.
Poi c’è il reparto del tutto a 0,80 centesimi (spugne abrasive multicolore, confezione da dieci pezzi, forbicine, guanti per i piatti e molto altro) fino ai giocattoloni da un euro (camion, scavatrici, autobetoniere in plastica arancione) e le colorate bambole Fiorella. «C’è gente – conclude Francesco – che passa ore intere a guardare».

Forse perché in questi posti aleggia la sensazione di poter fare l’affare del secolo. Come per il grande tagliere in legno con sottostante cassettino dove sono allineati sei coltelli da cucina con manico in nuance più una forbice: 18 euro.

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