I palinsesti Rai sono stati chiusi e la verità è che di novità ce ne sono poche. Che poi nemmeno questa è una novità, in un momento storico in cui i broadcaster tendono ad affidarsi all'usato garantito. E va bene così. D'altronde il pubblico, e soprattutto gli investitori, bisogna tenerseli stretti, tanto più in un contesto così altamente concorrenziale. Una nota a margine la merita la ricostruzione di una succursale di TeleKabul, il ritorno del presidio di sinistra su RaiTre con nomi come Roberto Saviano, Geppi Cucciari, Gad Lerner, Marco Damilano e Sigfrido Ranucci, solo per citarne alcuni. E tutto questo in quella che l'opposizione chiama "TeleMeloni". Mica Male. Eppure, i cuori puri, le anime belle prestate all'opinionismo televisivo, hanno di che lamentarsi.
Non che stupisca, visto che le anime belle sono pronte a sollevare il ditino erudito e a salire in cattedra sempre e comunque, ma in questo caso fa certamente sorridere. Un po' per compassione e un po' per condiscendenza. Soprattutto perché non si rendono conto di quel che dicono e di come lo dicono ed è quasi divertente vederli sbraitare, perdendo anche quell'aplomb intellettuale che pretendono di esibire, quando nell'elenco dei nomi non hanno visto il nome della loro nuova beniamina, l'ex ufficio stampa del Partito democratico, Serena Bortone. Lesa maestà!
Affronto, ingiuria, villania, oltraggio, e tutti gli altri sinonimi disponibili nel dizionario Treccani sono stati spesi dai cuori puri per gridare all'ingiustizia. D'altronde, la giornalista è stata universalmente assunta a sinistra come simbolo della censura "telemeloniana", come esempio di una nuova forma di dittatura intellettuale. Novella Giovanna d'Arco vittima dei cattivi che vogliono silenziare la voce dell'antifascismo. Ma Bortone, in verità, ha rifiutato due programmi, uno su Rai1 e uno su Rai3, come ha spiegato l'amministratore delegato Roberto Sergio. Proposte che lei ha rifiutato per fare un programma radiofonico su Radio2.
Bella grana per le anime belle, già pronte a partire con la lancia in resta all'assalto di viale Mazzini, che così non possono più sostenere l'idea, tutta loro, di epurazione. Hanno provato a sostenere che si tratta comunque di censura, perché sono riusciti a eliminare la loro martire dalla tv ma si sono ritrovate a scontrarsi violentemente con la realtà, quando hanno capito che Radio2 è un progetto visual e che, quindi, Bortone sarà comunque in palinsesto su Rai2. Che delusione perdere un così grande appiglio per urlare alla censura.
Ma si sono rifatti in fretta, trovando di che lamentarsi con Roberto Saviano, presente in palinsesto ma comunque polemico con la Rai. Ma va bene anche così, almeno hanno di che parlare sotto gli ombrelloni di Capalbio nelle prossime settimane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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