Daniele Colombo
La prima vittima fu Rainer Henn, patologo dell'Università di Innsbruck. Poi fu la volta di Kurt Fritz, guida alpina, e del giornalista austriaco Rainer Holz. Quindi toccò al turista tedesco Helmut Simon, al capo della spedizione soccorsi Dieter Warnecke e a Konrad Spindler, capo delle indagini per l'Università di Innsbruk. Da ultimo, tre mesi fa, l'archeologo molecolare Tom Loy. Questo freddo elenco non è riferibile a persone decedute a causa di un serial killer. Ma l'inquietante bollettino di morti, ufficialmente per cause diverse, che hanno un curioso comun denominatore: aver avuto a che fare, a vario titolo, con la scoperta di Ötzi, l'uomo preistorico trovato nel 1991 sui ghiacciai del Similaun, al confine tra Italia e Austria. Coincidenze che hanno richiamato la leggenda della «maledizione della mummia», la sventura che colpirebbe gli incauti profanatori.
Per esorcizzare la paura, il Castel Rundegg di Merano ospiterà un inconsueto thriller weekend dal 3 al 5 marzo unedizione che - dice il Maestro di Gioco Sergio Giuffrida, che è critico cinematografico - «ha voluto ispirarsi all'attualità, vista la scia di eventi misteriosi legati a Ötzi. Il risultato è un avvenimento che stimolerà esperti e curiosi con riferimenti trasversali che vanno dal giallo classico al cinema. Un esempio? Il film La mummia di Karl Freund, quello con l'interpretazione straordinaria di Boris Karloff del 1932, la cui locandina è stata battuta da Christie's con una cifra record per i manifesti cinematografici».
Lo spirito dell'iniziativa è, dunque, a metà tra il divertissement letterario e l'indagine poliziesca. «Del resto l'idea nasce negli anni 60 in Inghilterra come turismo intelligente - precisa Giuffrida - sullo spunto della celebre ed enigmatica fuga da Londra di Agatha Christie».
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