Ubriaco alla guida uccide un uomo: arrestato

L’auto guidata dal giovane ha invaso la corsia opposta. E in Toscana un ragazzo di 19 anni in stato di ebbrezza ha perso 52 punti dalla patente. Dopo la pioggia di polemiche sull’inefficacia del "codice Bianchi" varato a inizio agosto, la procura di Lanciano adotta la tanto invocata tolleranza zero

Ubriaco alla guida uccide un uomo: arrestato

Ubriachi al volante. Quello varato nei giorni scorsi doveva essere il decreto del rigore, ma è stato solo il codice dei bluff. Norme contraddittorie che lasciano i pm nell’impossibilità di applicare la legge in maniera certa e univoca. E così, a parità di infrazioni, ci sono giudici che lasciano liberi i colpevoli (anche recidivi) e altri che li arrestano. Situazioni paradossali con patenti che vengono prima ritirare e poi restituite a chi ha investito e ucciso più di una persona.

Casi finiti recentemente sulle prime pagine di tutti i giornali e che hanno scosso la coscienza dell’opinione pubblica. Da più parti si reclama il pugno di ferro, ma il legislatore non dà ai giudici gli strumenti per una seria applicazione della legge. Resta così la discrezionalità dei pm. Come quella del procuratore della Repubblica di Lanciano che l’altro giorno ha disposto il fermo di un ventenne per avere causato un incidente mortale guidando in stato di ebbrezza.

La tragedia si è verificata ieri lungo la strada statale 84 S. Vito Marina-Lanciano: vittima dell’impatto un sessantenne, morto dopo poche ore in ospedale. I rilievi della Polstrada hanno evidenziato che il tratto di corsia, in curva, lungo il quale la vittima stava viaggiando era stato invaso dall’auto del giovane andata a schiantarsi con la sua che marciava in senso inverso.

Dal controllo con l’etilometro è emerso che lo stato alcolico del giovane superava il minimo consentito di 0,50 milligrammi. Il ventenne, ricoverato a sua volta all’ospedale di Lanciano per una prognosi di 30 giorni per lesioni e ferite varie, ha ricevuto in ospedale il provvedimento del magistrato.

Ma c’è chi - ad esempio in Svizzera - per essere arrestato non deve «necessariamente» uccidere qualcuno: basta esssere sorpreso brillo alla guida. Com’è accaduto ieri a un motociclista francese di 21 anni, sorpreso vicino alla dogana di Moillesulaz dalla polizia elvetica senza casco e con un’alcolemia del 2,38 per mille, due grammi di cocaina nel sangue e in preda ai fumi dell’hashish.

Nel nostro Paese in circostanze analoghe si rischia solo il ritiro (provvisorio) della patente. Nelle ultime due notti, nel Bresciano, sono state individuate trenta persone alla guida con un tasso alcolemico più alto rispetto ai limiti consentiti dalla legge; un automobilista è stato trovato positivo al test per la rilevazione delle sostanze stupefacenti.

Ma il più delle volte per essere «pizzicati» bisogna combinarla davvero grossa.

Lo sa bene il diciannovenne che ieri notte i vigili di Lido di Camaiore hanno sorpreso a passare con il rosso in flagranza di sbronza: uno stato di ebbrezza che gli è costato una sanzione di ben 52 punti per la patente, oltre a trecento euro di multa e una denuncia alla Procura della Repubblica di Lucca.  Già oggi, passata la sbronza, presenterà ricorso per rimettersi tranquillamente al volante.

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