da Milano
«I conti sono più che positivi e il lavoro per la fusione con Hvb procede anche meglio del previsto: avanti tutta». Era un Alessandro Profumo abbronzato e rilassato quello che ha presentato ieri il primo semestre di Unicredit. Listituto di Piazza Cordusio ha fatto segnare al 30 giugno 2005 utili netti per 1.301 milioni di euro con un incremento del 24% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso. Ad aumentare sono stati tutti i principali parametri: i ricavi totali (+7,7%), il margine dinteresse (2.560 milioni esclusi i dividendi, +6,7%) e soprattutto le commissioni (1.799 milioni, +8,8%). A migliorare è stato anche lindicatore di efficienza più utilizzato, il rapporto costi totali/ricavi, passato dal già brillante 56,2% al 54,4%. Merito anche di una riduzione del personale in Italia da 39.858 persone (primo trimestre 2004) a 38.699, con una razionalizzazione degli sportelli che ha portato a 51 chiusure. Per quanto riguarda la fusione con Hvb Profumo ha detto di non aspettarsi alcun ostacolo significativo, tranquillizzando sui ritardi nelle autorizzazioni per lOpa sulla polacca Bph. Non rappresentano un problema, secondo il manager, nemmeno le resistenze della fondazione Avz (azionista di Hvb con il 4,5%) alla quale sono stati offerti due posti nel nuovo cda. Smentite infine le voci su uno smembramento delle attività tedesche di Hvb. «Come annunciato è in discussione un taglio del personale intorno al 7%». Rispettando i piani iniziali la fusione dovrebbe essere compiuta entro lanno. Profumo ha confermato che, sempre entro lanno, è in programma una cessione di crediti in sofferenza.
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