Unicredit-Varsavia, domani l’incontro

Salvatori: «Al lavoro per trovare soluzione» Il Parlamento polacco attacca l’istituto centrale

da Milano

È fissato per domani, a Varsavia, l’incontro tra l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, e il premier polacco, Kazimierz Marcinkiewicz. L’appuntamento, annunciato ieri dallo stesso primo ministro e a lungo invocato dai vertici di Piazza Cordusio, cade in un momento assai delicato nella delicata partita per la fusione di Pekao e Bph. Dopo la doppia procedura avviata dalla Commissione Ue la scorsa settimana nei confronti dei polacchi, cui viene soprattutto imputato il mancato rispetto dell’art. 21 che attribuisce a Bruxelles l’esclusiva competenza in materia di integrazioni a livello europeo, è esplosa la contrapposizione tra il Parlamento e la banca centrale Nbp, messa sotto esame da una commissione d’inchiesta e aspramente criticata ieri dal Parlamento che ha invitato l’istituto a «rispettare la legge e gli interessi della Repubblica polacca». Il verdetto della Nbp su Bph-Pekao potrebbe ora slittare di altre due settimane.
Forte della doppia vittoria incassata a Bruxelles, Unicredit ha finora evitato di forzare i toni della polemica.

Nei giorni scorsi, lo stesso Profumo ha auspicato una soluzione negoziale del caso, mentre il vicepresidente Carlo Salvatori, interrogato ieri durante una pausa dell’esecutivo Abi su quanto sta facendo l’istituto per uscire dall’impasse, ha sottolineato che «si sta lavorando, lasciamo lavorare Profumo e il presidente Rampl».
Varsavia sembra invece decisa a combattere fino in fondo la propria battaglia. A dimostrazione che in gioco c’è qualcosa di più dei 3-6mila esuberi che verrebbero a crearsi dalle nozze tra Bph e Pekao.

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