Usa, un ciccione può diventare presidente? Il caso del repubblicano Christie

Il governatore del New Jersey Chris Christie - padre irlandese e madre italiana - potrebbe scendere in campo per le primarie repubblicane. Molti storcono la bocca perché è troppo grasso. Ma lui gode di un crescente consenso

Usa, un ciccione può diventare presidente? Il caso del repubblicano Christie

Washington - Per scalzare Obama i repubblicani stanno cercando un candidato di peso. E a sopresa ora scendono in campo gli "obesi", o meglio, alcuni gruppi impegnati contro la discriminazione di chi è in sovrappeso. Lo fanno per sostenere uno di loro, il governatore del New Jersey Chris Christie (150 chili), che in pochi giorni è diventato un astro nascente nel partito dell'elefantino, in grado di scalzare la leadership dei due candidati sino ad ora favoriti, Mitt Romney e Rick Perry.

Divenuto governatore di uno stato liberal due anni fa, Christie è considerato l'asso nella manica dei repubblicani per assestare il colpo decisivo al traballante Obama. E proprio per questo il corpulento governatore è pressato da ogni parte affinché rompa gli indugi e accetti di candidarsi. Grazie al tam tam di questi giorni Christie ha già ottenuto un enorme effetto pubblicitario: è conteso dalle principali televisioni e testate del Paese. Tutti lo cercano per intervistarlo. Tutti vogliono sapere chi è e conoscere ogni minimo dettaglio su di lui.

Può sembrare assurdo ma qualcuno si domanda se sia opportuno, per l'America, avere un presidente palesemente grasso. Nell'immaginario comune, infatti, l'inquilino della Casa Bianca deve rappresentare un mix di forza, buona salute e leadership. Il governatore del New Jersey potrebbe, dunque, iniziare la sua scalata a Washington con un forte handicap. Ma subito c'è chi risponde (l'Huffington Post) facendo notare che anche Obama aveva/ha un "difetto", essendo fumatore. E, dunque, dal punto di vista della salute, l'attuale presidente sicuramente non è un modello. Secondo Peggy Howell, portavoce della National Association to Advance Fat Acceptance, che da anni si batte per far "accettare i grassi", le chiacchiere sul peso di Christie sono solo una "tattica per cercare di allontanare l’attenzione da quello che il governatore ha ottenuto a livello politico".

Il dibattito sui chili di troppo del politico ormai è innescato: Eugenie Robinson sul Washington Post si domanda se la taglia extra large di Christie sia compatibile con il severo controllo sulla salute a cui i presidenti devono sottoporsi, con test periodici i cui risultati vengono resi pubblici. Secondo altri commentatori, invece, la stazza di Christie potrebbe mostrare agli elettori una scarsa capacità di autocontrollo e quindi poca disciplina personale. Un problema che i repubblicani potrebbero pagare molto caro in termini elettorali.

Nato nel 1962 da padre irlandese e madre italiana, Christie da bravo cattolico dice di avere molti sensi di colpa. Il più grande è proprio quello per il peso eccessivo. Il governatore ama moltissimo Bruce Springsteen e racconta di aver visto addirittura 125 concerti del "Boss". Ma il cantante si è rifiutato di suonare alla sua festa di insediamento come governatore e ne critica apertamente la politica. Christie però, da bravo fan, non se ne cruccia: "Bruce è un liberal, ma questo non vuol dire che mi piace di meno.

Lui crede che noi dobbiamo aumentare le tasse ogni momento e fare tutte quelle cose che vuole che il governo faccia". Intanto secondo una rilevazione di Rasmussen Report in un ipotetico confronto diretto Christie otterebbe il 43%, Obama il 44%. Un testa a testa che promette scintille e fa sognare i repubblicani...

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