Washington - Pronti, via. Ieri si è insediato il nuovo Congresso degli Stati Uniti che, dopo le elezioni di midterm dello scorso 2 novembre, vede i repubblicani in maggioranza alla Camera e i democratici ancora avanti al Senato. I repubblicani, guardando già alle presidenziali del 2012, vogliono far leva sul loro peso alla Camera per fare la guerra a Barack Obama. Gli obiettivi sono già stabiliti: la riforma sanitaria, la spesa pubblica e le tasse. Uno dopo l'altro il Gop vuole far saltare l'agenda politica della Casa Bianca
Il nuovo speaker della Camera I nuovi senatori eletti hanno giurato nelle mani del vice presidente Joe Biden (che è anche presidente della Camera alta del Congresso), mentre alla Camera dei rappresentanti è stato eletto il nuovo speaker: John Boehner, repubblicano dell'Ohio, ha preso il posto di Nancy Pelosi.
Esordio con lacrime Boehner è stato eletto all’unanimità dai 435 membri della Camera. Subito dopo il giuramento il nuovo speaker ha pronunciato il discorso di insediamento. Nel ricevere le congratulazioni dei colleghi deputati, come da prassi, Boehner non è riuscito a trattenere le lacrime. Non è la prima volta per lui. Si era molto commosso durante il discorso con cui annunciava la vittoria dei repubblicani alle elezioni di metà mandato. Aveva pianto anche alla fine del 2008, quando parlò, alla Camera, sul piano di salvataggio delle banche. E di nuovo quando, in un altro discorso, aveva accusato i democratici di voler abbandonare i soldati impegnati in Iraq.
Ora vuol far piangere Obama Come noto sanità e bilancio sono nel mirino dei repubblicani. Boehner ha già fatto sapere di voler "votare in aula entro la fine di gennaio per respingere la riforma della sanità promulgata da Obama nel 2010". Tanta fretta è giustificata da una scadenza importante, il discorso sullo stato dell'Unione, in cui tradizionalmente il presidente si rivolge alla nazione parlando al Congresso riunito in seduta comune. Votare contro la riforma sanitaria prima del discorso vorrebbe dire costringere Obama alla difensiva. E indurlo a prendere atto che non può andare avanti facendo finta che il Paese sia ancora dalla sua parte. Pur avendo la maggioranza solo alla Camera i repubblicani sperano di convincere un po' di senatori indecisi, come ad esempio l'indipendente Joe Lieberman.
L'obiettivo: la Casa Bianca nel 2012 Boehner è stato tra i primi, in casa repubblicana, a capire la portata el fenomeno "Tea Party". Molti, all'inizio, credevano fosse solo folklore. Lui no. Li ascoltava, parlava con loro e, nel giro di poco, li conquistò.
Prima delle elezioni aveva fatto una promessa: impedire la rielezione di Obama nel 2012. Su questo, c'è da giurarci, darà battaglia. Anche se, secondo alcuni osservatori, Boehner si pone anche un altro obiettivo: tenere a bada gli estremisti. Tea Parties avvisati...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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