La velocità della rete e internet visto da Ghandi

Entro la fine del 2019, secondo il 18° report Technology, Media & Telecommunications Predictions di Deloitte, almeno 25 gestori telefonici lanceranno il servizio 5G. Altri 26 lo faranno nel 2020. Le reti mobili di quinta generazione stanno dunque già entrando nelle nostre vite in Australia come in Nord America, in Europa come in Cina e in Giappone, e ci metteranno a disposizione connessioni fino a 1000 volte più veloci di quelle garantite oggi dal 4G. Entro il 2025 la capacità di download sarà di 100 gigabit al secondo. Ma il 5G non è solamente una questione di banda. È la tecnologia che creerà un nuovo sistema nervoso mondiale. Collegando ogni casa, ogni strada, ogni device e ogni azione della quotidianità renderà possibili tutti quegli scenari fino a ieri inimmaginabili e realizzerà quei progetti ad oggi solo su carta.

Pensiamo alla smart city: viabilità, sensori di sicurezza, video sorveglianza, servizi per il cittadino, tutto sarà gestibile da remoto attraverso questa rete veloce e a bassa latenza. Anche le auto a guida autonoma avranno un'accelerazione visto che potranno dialogare in tempo reale con le infrastrutture delle strade. Pensiamo alle smart home: tutti gli oggetti presenti in casa potranno dialogare tra loro, ricevere informazioni dall'esterno, essere gestiti da remoto da un unico dispositivo. Il 5G, dunque, è l'innovazione che farà compiere all'umanità il salto verso quel che di dice «Networked Society». Il suo arrivo è una parte importante dell'evoluzione del mondo verso un'era di connettività intelligente. Insieme all'Internet of Things, ai big data e all'intelligenza artificiale, è destinato a essere un fattore chiave della crescita economica nei prossimi anni: inizia ufficialmente l'era del IOE, Internet of Everything. Si prevede che nei prossimi 15, il 5G contribuirà all'economia globale con 2,2 trilioni di dollari e lo farà con settori chiave quali la produzione, i servizi pubblici, i servizi professionali e quelli finanziari poiché beneficiano maggiormente della nuova tecnologia.

Ma una rete in grado di collegare per davvero ogni cosa che rischi comporta per le persone? Ogni oggetto connesso può raccogliere dati utilizzabili da terzi in modo illecito e all'insaputa dell'utente. Inoltre, ancora una volta, c'è il rischio che il digital divide aumenti ulteriormente il gap tra i Paesi che adotteranno il nuovo standard e quelli che ancora oggi non dispongano nemmeno di una rete mobile adeguata. La necessità di dare il giusto orientamento a questa straordinaria velocità è oggi il tema centrale.

«La velocità non fa la differenza se si va nella direzione sbagliata», diceva Gandhi. Per questo, oggi più che mai, l'uomo deve stare al centro. Dobbiamo combattere il rischio di quell'inesorabile schianto che ci aspetterà se continueremo a procedere nel verso opposto a quello del bene dell'insieme.

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