Assicura fedeltà, ma allo stesso tempo pungola la leadership di Pierluigi Bersani. Eppure Walter Veltroni, chiudendo l’assemblea di Modem, promette che non farà al numero uno del Partito democratico quello che è stato fatto a lui quando Silvio Berlusconi l'ha sconfitto alle elezioni. Eppure, dopo aver parlato di futuro e giovani, Veltroni torna su un punto che potrebbe spaccare i vertici di via del Nazareno: i matrimoni omosessuali. Un argomento che, se discusso, rischia di spaccare la componete laicista del Pd da quella cattolica.
Secondo Veltroni, un bravo leader deve essere "capace di dire cose non quando sono accadute ma prima del tempo" e far in modo che il Paese "scelga parole d’ordine anche quando non sono mature". Nell'intervento all’assemblea di Modem, l'ex sindaco di Roma affronta il concetto di leadership rivendicando le "battaglie" sostenute dal centrosinistra in parlamento, durante l’ultimo anno. Battaglie come l'ostruzionismo rispetto al referendum promosso da Stefano Passigli o all’abolizione delle Province. Non solo. Veltroni trova positivo l'annunciato impegno dei cattolici in politica. Tuttavia, chiede che questo non porti al ritorno del bipolarismo tra laici e cattolici.
Sembra che a Veltroni stiano a cuore, in questo momento, i matrimonio omosessuali. L'ex leader del Pd chiede proprio ai cattolici "un passo avanti per riconoscere che un rapporto d’amore non può esserci solo nella differenza di sesso". Già Bersani, settimana scorsa, aveva mandato un messaggio al congresso fondativo di Equality Italia in cui affermava che nel programma del Pd per governare il paese ci saranno le unioni tra persone dello stesso sesso. A fronte di questo, Veltroni invita innanzitutto a "non tirare" le parole del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, solo in un'ottica di utilità politica: "Altrimenti faremmo un errore". "Dobbiamo chiederci - spiega l'esponente del Partito democratico - se c’è veramente bisogno di un nuovo bipolarismo laici-cattolici o se invece non serva una contaminazione che viva e si alimenti delle sue articolazioni".
Per l'apertura di Bersani e di Veltroni esulta Anna Paola Concia, deputata del Partito democratico: "In questi ultimi anni, in tanti ci siamo battuti dentro e fuori il partito per affermare la cultura dei diritti ed ora, una battaglia che è stata a lungo solo degli omosessuali e transessuali, è diventata una priorità per tutte e tutti i democratici".
"Questa nuova consapevolezza rende il nostro partito più forte, più credibile e più coeso - continua la Concia - a differenza del Pdl che è rimasto indietro di cinquant'anni, il Pd ha fatto un percorso importante su questi temi ed oggi è finalmente pronto alla sfida dei diritti per governare il cambiamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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