La «spending review» ha interessato non solo medici, farmacisti e pazienti, ma anche e soprattutto le aziende farmaceutiche. Come la Sandoz, una delle società leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di medicinali generici equivalenti, con una presenza in ben 130 paesi, un portafoglio globale con oltre 1.000 molecole e la ripetuta spinta propulsiva verso continui investimenti in ricerca e sviluppo produttivo. Il dottor Manlio Florenzano, amministratore delegato della filiale italiana (nella foto), con sede a Origgio (Varese), spiega la strategia aziendale di Sandoz: «Per la nostra azienda i pazienti sono una priorità assoluta e per questo il nostro obiettivo è quello di garantire il più ampio accesso alle cure fornendo farmaci di qualità a un costo sostenibile. Da questa mission è nata la nostra attenta strategia di differenziazione del portafoglio, perseguita sia a livello globale, sia sul mercato italiano». È così che Sandoz, per esempio, ha puntato su efficaci strumenti di delivery del prodotto che consentono una migliore veicolazione del principio attivo. E per innovazione si intende anche la continua ricerca di sistemi di sicurezza per la preparazione dei farmaci. «Inoltre, Sandoz è l'unica azienda con tre prodotti biosimilari approvati e lanciati sul mercato globale, detenendo oggi una quota pari a circa il 50 per cento del mercato mondiale di riferimento.
I biosimilari hanno la prerogativa di coniugare terapie tecnologicamente avanzate a costi sostenibili, rendendo così accessibile le cure anche ai meno abbienti. Ed è questa, per noi di Sandoz, la vera sfida del futuro al fine di contribuire alla creazione di un sistema sanitario sostenibile e accessibile a tutti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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