Un vero vanto nazionale per efficienza e dimensioni

Iris Catarsi

Sorge in Lombardia la casa dell'evoluzione digitale del cane a sei zampe. Dall'ottobre 2013, il Green Data Center di Ferrera Erbognone (Pavia), ospita l'infrastruttura, basata su supercomputer e tecnologie di stoccaggio dei data di ultima generazione, che fornisce il supporto strategico al processo di trasformazione digitale della maggiore compagnia multinazionale italiana nel settore dell'energia: Eni.

Dalla sua nascita, il Green Data Center rappresenta un'eccellenza italiana nel mondo delle grandi facility informatiche globali sia per capacità computazionali (con l'aggiunta del nuovo supercomputer HPC4 le performance hanno raggiunto i 22,4 Petaflop, cioè 22,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un secondo) sia per efficienza energetica.

L'impianto ospita tutti i sistemi centrali di elaborazione, destinati sia all'informatica (IT) gestionale che alle elaborazioni di simulazione computazionale di High Performance Computing: in totale, oltre 7.000 sistemi con più di 60.000 core CPU. L'impianto è progettato per poter ospitare sistemi IT con assorbimenti energetici fino a 30 MW di potenza IT utile, in uno spazio fino a 5.200 metri quadri. Solo per questi parametri, il nuovo centro della compagnia di idrocarburi si colloca tra i primi in Europa per tipologia e dimensione, e tra i primi al mondo per efficienza energetica. Anche la scelta di costruirlo in aperta campagna (con criteri architettonici che lo armonizzano con il paesaggio) non è casuale ai fini dell'efficienza energetica e del conseguimento di obiettivi green: rispetto a un sistema di raffreddamento ad acqua (necessario quando i data center si trovano in zone ad alta densità di edifici e abitazioni, e che richiede elevati prelievi di acqua da fiumi o acquedotti) quello ad aria naturale garantisce minori impatti sulle risorse naturali e minori consumi di energia e spazio fisico.

Anche grazie a questa scelta, nel 2017 il Green Data Center Eni ha raggiunto un importante traguardo in ottica di risparmio energetico: l'ottenimento di un PUE (Power Usage Effectiveness) - ovvero il rapporto tra potenza necessaria per tutti i fabbisogni energetici del centro e quelli dei soli sistemi computazionali e storage - pari a 1,175 rispetto a una media mondiale di 1,8 (dato EPA, US Environmental Protection Agency).

Ultimo, ma non meno importante vantaggio della posizione, la possibilità di approvvigionarsi

direttamente dalle centrale termoelettrica di Enipower, situata accanto al centro, e dal parco fotovoltaico da circa 1 MW installato presso la struttura: il primo a entrare in esercizio nell'ambito del Progetto Italia di Eni.

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