Non so come la vediate voi, ma una delle cose più difficili per il sottoscritto è evitare di essere troppo critico nei confronti delle scelte fatte nel passato. I momenti belli e quelli brutti fanno parte della vita di tutti noi ma, ogni tanto, ci sono episodi che non riusciamo proprio a gettarci alle spalle. Magari non sono niente di particolare, solo delle giornate storte, ma evidentemente hanno lasciato un segno indelebile. Ad esempio, uno degli eventi che mi torna in mente di tanto in tanto è una giornata passata coi miei genitori quasi mezzo secolo fa in una cittadina più o meno a metà strada tra Lucca e Firenze. Forse perché ci ero arrivato carico di aspettative, immaginandomi chissà che cosa, ma quando tornai a casa avevo il muso lungo fino a terra.
Mi ci sono voluti anni per capire cosa era andato storto. Il paese era pure carino ed il parco che andammo a visitare, dedicato al personaggio più famoso della letteratura italiana, era pure fatto con attenzione, garbo e stile. Magari, però, era un po' troppo sofisticato per un bambino di cinque anni, anche se divorava libri dalla mattina alla sera.
Quando, qualche tempo fa, stavo programmando i prossimi mesi del mio podcast dedicato alla mia piccola patria, mi sono accorto che il 7 luglio è una data importante. 142 anni fa uscì sul Corriere dei Piccoli la prima puntata di quello che sarebbe diventato il romanzo più tradotto della letteratura italiana, capace di catturare l'immaginazione dei bambini di tutto il mondo. Ecco perché questa settimana "What's Up Tuscany" vi porterà a Collodi, il vero paese dei balocchi di Pinocchio.
Se ascolterete la puntata intera, premendo il triangolino bianco sul player qui sopra, vi racconterò come Carlo Lorenzini, vero nome dell'autore del romanzo, non lo considerasse che una "bambinata", una roba fatta solo per guadagnare abbastanza da ripagare i suoi ingenti debiti di gioco. Vi narrerò di come ci volle una rivolta dei piccoli lettori per convincere lo scorbutico giornalista a non far morire il povero Pinocchio impiccato alla Quercia delle Streghe e scrivere il finale che conosciamo tutti. Una volta diventato popolarissimo, gli abitanti del piccolo paese vicino Pescia si misero d'impegno per trasformare un'area verde in un parco da dedicare al burattino più famoso al mondo. Si lasciarono però prendere la mano, invitando artisti moderni a fornire sculture e reinterpretare a loro modo i personaggi del libro.
Il parco è affascinante, progettato per fornire un'esperienza particolare e godere l'arte in un contesto allo stesso tempo naturale ed artefatto ma questo, francamente, ai bambini non interessa molto. Il fatto che parecchi dei sette milioni di visitatori siano appassionati d'arte è prova che, forse, questo parco è fin troppo sofisticato.
Se passate da Collodi, non potete perdervi una visita ad una delle ville più affascinanti di tutta Italia. L'imponente Villa Garzoni, conosciuta dagli abitanti del posto come la villa "dalle cento finestre", è molto antica ma venne completamente ristrutturata nel giro di quasi due secoli a cavallo tra il 1600 e il 1700. I suoi giardini all'italiana sono talmente belli da fare invidia a quelli, forse più maestosi, delle grandi regge europee. Si dice che se percorri il labirinto del giardino con la persona amata ti porterà fortuna ma non posso né negare né confermare, visto che non l'ho mai fatto.
L'ultima volta che ci sono andato non c'era nemmeno una delle grandi novità di questi anni, una interessante serra riscaldata ultremoderna nella quale è stata ricreata nei minimi dettagli la foresta equatoriale. Perché mai, mi chiederete? Per ospitare centinaia e centinaia di rarissime farfalle e studiarne il comportamento senza deturpare il delicato equilibrio di questo splendido giardino.
In fondo, la casa delle farfalle di Collodi è un po' come la Toscana. Mai ti immagineresti di poterti trovare nel mezzo della foresta tropicale proprio da queste parti ma basta grattare un attimo sotto la superficie per scoprire che questa terra è piena di incredibili sorprese. Certo, il biglietto è un po' caro, dentro fa un caldo infernale ma vuoi mettere la soddisfazione. Se vi trovate da quelle parti fateci un salto: non rimarrete certo delusi.
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