Facevano affari sporchi alla vecchia maniera. E si comportavano da veri taglieggiatori. Quasi come se fossero usciti da una scena di «Cera una volta in America», ma in «formato» milanese e per giunta di infimo ordine. Stiamo parlando di due stranieri, ora finiti in manette, che chiedevano il «pizzo» ai trans per esercitare in viale Certosa.
Il nucleo radiomobile dei carabinieri, giovedì scorso, ha infatti arrestato due romeni di 21 e 34 anni e un peruviano di 37 per estorsione, lesioni personali, associazione per delinquere e sfruttamento della prostituzione. Si tratta naturalmente di tre balordi, già noti alle forze dellordine e tutti con precedenti specifici, inoltre il 34enne è un trans mentre il 21enne era già stato colpito da un provvedimento di cattura internazionale.
I militari sono intervenuti in viale Certosa in seguito alla segnalazione di un trans peruviano di 34 anni che si prostituisce in quella zona e che ha raccontato di essere stato avvicinato alle 3 di notte da una macchina con a bordo i malviventi. «Se vuoi stare tranquillo e continuare a battere da queste parti - lo avevano minacciato - devi darci 20 euro a sera a partire da oggi».
Il peruviano aveva nicchiato, poi, vista linsistenza dei tre, si era rifiutato decisamente di fare quello che gli veniva chieste. E così era stato picchiato a colpi di bastone metallico.
Pochi metri più avanti i tre avevano ripetuto la stessa operazione con un altro trans, picchiato pure lui.
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