Il vicino fa la «ronda» e quattro delinquenti finiscono in manette

Semplice e sano senso civico? Effetto ronde? O uno spirito da vere e proprie sentinelle? Difficile comprendere veramente cosa spinga passanti, residenti, comunque normalissimi cittadini, a collaborare con le forze dell’ordine segnalando fatti di microcriminalità e addirittura contribuendo alla cattura dei cosiddetti «cattivi», diventando così determinanti. Lunedì i casi di questo tipo sono stati addirittura tre.
Ma andiamo per ordine. Nel primo, avvenuto intorno alle 15, due dei tre ladri che stavano cercando di forzare alcune finestre in un’abitazione in via Cagliero - due cugini cileni, un 22enne pregiudicato e un incensurato di 17 anni -, sono finiti in manette per tentato furto aggravato. A dare l’allarme è stato un passante che ha notato i due mentre cercavano di aprire la finestra di un balcone, mentre una terza persona faceva il palo in strada. All’arrivo delle volanti della polizia, i tre sono scappati su delle biciclette con le quali erano arrivati sul posto. Dopo un breve inseguimento, il minorenne è stato bloccato, anche grazie alla collaborazione di un tassista che ha indicato ai poliziotti da che parte si era diretto il ragazzo. Uno degli agenti ha quindi inforcato la bici del minorenne fermato e si è messo all’inseguimento dell’altro, riuscendo a interromperne la fuga in via Bizzoni. Il terzo complice è riuscito, invece, a far perdere le proprie tracce.
Nel secondo caso, un romeno con svariati precedenti stava picchiando una connazionale, la sua ex compagna, nella stazione ferroviaria di Milano Certosa ed è stato bloccato dagli agenti, avvisati prima da un’impiegata delle Ferrovie, e poi dai passanti sull’esatta posizione dei due. Erano le 20 di lunedì quando lo straniero, un 29enne residente al campo di via Triboniano (all’angolo tra via Palizzi e via Espinasse), è stato arrestato per minacce gravi, violenza privata, falsa dichiarazione a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti a offendere dopo che aveva trascinato la sua ex di 23 anni (anche lei del campo di Triboniano) lungo i binari, minacciandola con un coccio di vetro. I poliziotti hanno cercato allora di distrarre l’uomo per permettere alla donna di divincolarsi dalla sua stretta. Solo verso le 23 l’operazione si è conclusa con la liberazione della donna, che ha sporto denuncia, mentre l’uomo è stato trasferito all’ospedale Sacco in codice giallo e dimesso poco dopo. La poveretta ha raccontato che l’ex fidanzato, con il quale aveva avuto una relazione di 8 mesi interrottasi già da tempo, non accettava il fatto che lei avesse iniziato a frequentare un altro uomo.


Infine il terzo caso, accaduto poco dopo le 19 al supermercato «Dì per Dì» di viale Giovanni da Cermenate, dove due uomini armati di coltello hanno fatto irruzione, minacciando la cassiera che ha subito allertato i colleghi. I due rapinatori, sorpresi dalla reazione della donna, si sono dati alla fuga. Uno dei due, S.A., italiano di 30 anni, è stato arrestato poco dopo dai carabinieri in una via vicina.

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