«Visito sempre cantieri in ritardo, qui toccando ferro siamo in anticipo di 4 mesi e entro fine anno» i 6 edifici che comporranno il futuro villaggio olimpico «arriveranno al tetto». Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini esce soddisfatto dal sopralluogo con il sindaco Beppe Sala, il viceministro Edoardo Rixi e il sottosegretario Alessandro Morelli all'ex scalo di Porta Romana, ceduto nel novembre 2022 da Fs Sistemi Urbani (per 180 milioni) al Fondo gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio e Prada Holding.
Durante i Giochi ospiterà oltre 700 atleti, dopo diventerà uno studentato da 1.700 posti letti. Un progetto su cui i privati investono oltre un miliardo, compresi i costi dei materiali saliti di circa il 20%. Nel masterplan c'è anche una «passerella verde», una mini-foresta «sospesa» sui binari e ciclopedonale che dovrebbe collegare per 600 metri viale Ripamonti a corso Lodi. Il condizionale è d'obbligo.
«C'è ancora un'incognita - ha spiegato Sala -, dovrebbe andare da ovest a est sul modello dell'highline newyorkese e darebbe grandissima qualità al progetto ma costa 100 milioni, che sono tanti. Ne stiamo discutendo col governo, se troviamo soldi tra tutti, anche da parte dei realizzatori, si farà. Io ci spero molto, può diventare iconicamente il simbolo del progetto». Salvini sottolinea che scalo Romana diventerà «una delle zone più belle, sicure e attrattive di Milano, ho chiesto a Fs che entro la primavera lo stesso passaggio si possa fare allo scalo Farini. La passerella? Ogni volta che vengo a Milano mi chiedono quattrini - scherza - ma si può fare. É un progetto che io andrei a visitare a New York, sapere che si può nascere tra piazzale Lodi e Ripamonti credo meriterà un investimento da parte del governo». Sarebbe un'opera pubblica, «una passeggiata green che copre come un tetto la ferrovia e risolve anche il problema delle vibrazioni e del rumore» sottolinea Umberto Lebruto, ad di Fs Sistemi Urbani.
E ieri ha preso il via l'iter per «candidare» la Fiera di Rho a ospitare le gare di pattinaggio di velocità dopo la rinuncia di Baselga di Pinè. Tra ieri e oggi l'ad di Fondazione Fiera Enrico Pazzali presenta la proposta a Regione e Comune, lunedì all'ad della Fondazione Milano-Cortina Andrea Varnier, toccherà poi al Comitato organizzatore avviare le verifiche sulla fattibilità tecnica ed economica e presentare il piano a Cio e federazione internazionale. Una volta ricevuti i pareri, Varnier porterà gli esiti al cda, in presenza degli stakeholder.
Torino si è fatta avanti con l'Oval ma Sala ribadisce: «Spero che le gare possano rimanere a Milano». Per Salvini «l'importante è che si spenda il meno possibile, sapere che c'è la via d'uscita del Piemonte mi tranquillizza, se poi ci riuscirà Milano tanto meglio».
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