Con «Vinoè» la Leopolda si fa vigna

Il clima che cambia che influenza ha sul settore del vino? È uno dei temi che saranno trattati nel corso di Vinoè, la manifestazione dedicata alla scoperta di vini e sapori inediti, che si svolge domani e dopodomani (5 e 6 novembre) alla Stazione Leopolda di Firenze trasformata dalla Fisar, la Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori in una vigna al coperto.

L'incontro dedicato ai cambiamenti climatici (a livello mondiale il 2016 è risultato l'anno più caldo a partire dal 1880) si svolgerà lunedì dalle 11,30 alle 13 ed è uno degli appuntamenti più interessanti di una due giorni fitta di eventi. Naturalmente il cuore della manifestazione sono i banchi di assaggio, aperti entrambi i giorni dalle 10 alle 19: in degustazione oltre 600 etichette messe a disposizione da 120 aziende provenienti da 19 delle 21 regioni vitivinicole italiane (mancano solo la Valle d'Aosta e la Calabria).

Domani si svolgeranno diverse masterclass (una dedicata allo Chardonnay nello Champagne) e delle degustazioni di grandi vini come il Furore Bianco Fiorduva di Marisa Cuomo, il Montepulciano d'Abruzzo di Emidio Pepe e il Valpolicella Superiore Ripasso Monte Garbi. Lunedì toccherà invece alle Pergole Torte di Montevertine, al Lauro del Podere la Regola, al Riesling e al Timorasso. Oltre al vino, ci saranno anche workshop di introduzione alla degustazione di olio e acque minerali. Saranno premiati anche il miglior sommelier e il miglior maître dell'anno.

Molti anche gli appuntamenti dedicati alla cucina, inaugurati dall'appuntamento con Luca Lacalamita, il pastry chef dell'Enoteca Pinchiorri, ristorante tristellato di Firenze, che condurrà i visitatori attraverso un dolce itinerario fatto di cioccolato e olio a cui si accostano gli inediti abbinamenti vinicoli studiati dai sommelier Fisar.