Ancora romeni, ancora crudeli violenze. Stupra, sevizia e maltratta una connazionale minorenne. Per unintera notte. La ragazza, 17 anni, incinta allottava settimana, due mesi fa decide di lasciare la Romania assieme al fidanzato, appena tre anni più grande di lei. Si sistemano in una roulotte di Nova Milanese. In Corso Italia, a fianco di un camper dove vivono tre connazionali. I fidanzatini vengono in Italia con il sogno di crearsi una vita normale. Pensano di mettere insieme una famiglia, di costruirsi unesistenza dignitosa. Laltra sera Martina, la chiameremo così, è nella sua roulotte da sola. Il maniaco con alle spalle un curriculum di tutto rispetto decide che è arrivato il momento che forse aspettava. Ha iniziato a mettere gli occhi sulla diciassettenne da quando è arrivata. Carina, minuta, una cascata di capelli neri. Per il maniaco è il momento per cominciare la pratica bestiale. Entra, afferra la giovane e inizia a stuprarla, la sevizia: per Martina unesperienza sconvolgente. Il muratore non la molla fino al mattino, deve andare al lavoro. Fa il manovale in unazienda edile di Nova. Prima di lasciarsi alle spalle la vittima, si preoccupa di chiuderla nella roulotte. Non deve parlare, altrimenti - le dice - passerà grossi guai. Martina riesce a liberarsi. Comincia a girare per le vie del paese. Piange, è umiliata. Arriva fino alla piazza principale. Una pattuglia di carabinieri la vede e si ferma. La ragazza stenta a parlare litaliano, indica unamica. I militari la rintracciano. Davanti al maresciallo, racconta tutta la storiaccia subita dalla minorenne.
Gli uomini dellArma decidono di intervenire. Attendono un paio dore, quando il violentatore finisce il turno di lavoro in cantiere. Lo attendono alluscita: non hanno dubbi. Per il romeno si spalanca la cella del carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.