LA VITA ARTIFICIALE SALVERA IL MONDO

Scordatevi Avatar. Questo non è un film. Non c’è nulla di virtuale in questa storia. Non ci sono bit, non c’è un universo parallelo fatto della stessa sostanza dei sogni, non ci sono foreste vergini in 3D, non c’è l’oppio di una seconda vita scarnificata. Il batterio di nome Adamo è reale. È qui, su questa terra, in questo secolo che sta sorpassando i confini dell’umano. È concreto come la vita che viviamo. Molti ora diranno che il dottor Craig Venter sta andando oltre, si è spinto al di là delle colonne d’Ercole. Non si è limitato a osservare e capire o a mappare, come fece dieci anni fa, il genoma umano. Questa volta si è messo a giocare con il fuoco, con la vita e con il segreto di Dio.
I professionisti dell’apocalisse ci sguazzeranno e hanno già decrittato qualche centuria di Nostradamus. La fine del mondo è sempre dietro la porta. Magari hanno ragione loro, i pessimisti. Tutti quelli che bestemmiano ogni santo giorno sul destino di questa sporca terra e di questa razza dannata. E se invece questo batterio sintetico fosse la soluzione, la salvezza, la sfida dell’uomo ai suoi peccati? Ognuno, a questo punto, scommetta sul futuro.
Ecco quello che sappiamo. Dicono che madre natura sia stata dannata dall’uomo, dalla civiltà occidentale, dai fumi delle fabbriche e delle auto, dallo smog e dall’anidride carbonica che rendono grigio il cielo, la tecnologia distruggerà le nostre vite e noi saremo soltanto lacrime perse nella pioggia. Dicono che l’universo è la pattumiera dei nostri rifiuti, merci, consumi, scarti, plastica e petrolio. Dicono tutto questo. Bene. Allora sia benedetto questo batterio, con il dna riscritto al computer e il dono di replicarsi da solo. È da lui, sostiene Venter, che si parte per sviluppare microrganismi o delle alghe che assorbono anidride carbonica come spugne o liberano acque e terreni dalle sostanze inquinanti. È lui la scopa del sistema. È lui lo spazzino. È lui il biocarburante. È lui, si racconta, il meccanico dei difetti genetici. È lui che aggiusta gli errori umani e le disfunzioni di madre natura. Dite che è troppo? Forse. Ma qui davvero si sta giocando una nuova partita. È un passo oltre. Il dna sintetico è una possibilità. È una sfida. La cultura che gli apocalittici odiano, questo maledetto Occidente, questo capitalismo imbevuto di egoismo, avido e senza scrupoli, questo mondo che viaggia verso la catastrofe sta cercando una risposta. E forse l’ha trovata. La scommessa di Craig Venter non viene dalla rabbia no global o dalla furia luddista, non insegue la fuga dalla realtà, lo spiritualismo o il ritorno all’homo naturalis o paradisi ultramondani. Non crede che la storia sia arrivata al capolinea. La scommessa di Venter nasce dal mercato e dalla proprietà privata. Non è anarchica e non è fuorilegge. E, guarda caso, non punta a sfruttare la natura, ma a salvarla. Il bello è che Venter non è un profeta né un predicatore. È un uomo che ha cercato di trovare i mezzi, i soldi, per realizzare il suo obiettivo.
La domanda, a questo punto, è quanto costa giocare con i segreti della vita. La risposta è etica. Il titano Prometeo regalò agli uomini il fuoco degli dei. Fu punito da Zeus, relegato su una montagna, con un’aquila che gli mangiava senza sosta il fegato. Non fu un sacrificio inutile. Gli uomini persero l’immortalità, ma cominciarono la loro avventura.
Prometeo ci ha aperto un nuovo orizzonte. È qui. È un bivio. L’uomo oggi ha molto più potere e, come dicono i supereroi della Marvel, a «grandi poteri corrispondono grandi responsabilità». È qui che si gioca il nostro destino. Dobbiamo scegliere. Dobbiamo crescere. Il rischio è che la morale dell’uomo sia troppo piccola per il suo potere.

Come accade per gli dei di Omero, superbi, immortali, capaci di spostare il cielo, la terra e i mari, ma con tutti i difetti dei piccoli uomini, con la stessa mediocre morale, meschina, invidiosa, micragnosa, infantile.
Questa è la promessa, e la scommessa, di Prometeo: fidarsi ancora dell’uomo. A voi la scelta. Ma tra gli apocalittici e l’Occidente qui, adesso, la fiche cade sul dottor Craig Vender. Le jeux sont fait.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica