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Dodicenni in azione. Durante una partita di pallauoto uno tenta di strozzare e affogare l'altro. Durante un incontro di calcetto uno sferra una coltellata all'avversario

Senza commento, niente retorica, queste sono notizie di sport, non è vero che quando succede qualcosa che non piace durante un evento agonistico allora tutto questo non c'entra niente con lo sport. Questa è ipocrisia, scusate il commento.
Dunque ecco il fatto.
Una reazione violenta, incontrollabile e una sfida sportiva tra ragazzini sfiora la tragedia. È successo vicino a Roma, a Monterotondo, in una piscina dove si disputa una partita di pallanuoto under 13. Vittima un dodicenne quasi annegato da un coetaneo della squadra avversaria. Luca, 12 anni, viene aggredito da un avversario che gli ha stretto le mani al collo trattenendolo sott'acqua fino a fargli perdere conoscenza. Due compagni di squadra sono subito intervenuti spingendo Luca verso l'alto per tirarlo sopra il pelo dell'acqua.

La Federazione ha aperto un'inchiesta, pochi giorni dopo un'altra vicenda che ha avuto come teatro un campo di calcio di Secondigliano, periferia di Napoli. Mentre due squadre di ragazzini si affrontavano in una partita di calcetto, un 14enne è stato colpito al torace da una coltellata sferrata da un suo avversario di 12 anni.

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