Ieri mattina, chi fosse passato tra piazza Cordusio e piazza San Babila, avrebbe assistito a uno spettacolo davvero esilarante: volanti di carta, identiche a quelle vere (scala 1:10) portate in giro tra le vie della città da poliziotti in borghese. Equipaggi cartacei, sì, ma molto provocatori. Uniniziativa spiritosa per far riflettere le coscienze della gente comune, ma soprattutto quelle dei politici, ideata dal sindacato di polizia Ugl (ex Uilps). Secondo i loro dati, infatti, le vetture Alfa 159 assegnate come volanti (quindi con i colori distituto della polizia di Stato, bianche e azzurre) allUfficio prevenzione generale della questura (Upg) sono in tutto 60, di cui solo 20 realmente funzionanti (15 alla questura e 5 ai commissariati), mentre altre 40 sono in manutenzione. Una manutenzione che, a causa delle convenzioni stipulate dal Viminale per le forze dellordine (e che pagano le riparazioni con il contagocce) restano in officina dai 30 ai 40 giorni.
«Si tratta di vetture impiegate su tutto il turno giornaliero - spiega Francesco De Vita, segretario provinciale Ugl sindacato di polizia - e quindi sottoposte a notevole usura. Avendone così poche a disposizione, molto spesso accade che lequipaggio del turno montante debba aspettare in caserma larrivo di quello smontate che, magari, ritarda in questura per ultimare delle pratiche. Il risultato è che il territorio resta sguarnito dal controllo della volante ed è il cittadino a rimetterci: visti i recenti fatti violenti di cronaca si tratta di un disagio che la gente percepisce».
«Chiediamo di essere messi in condizioni di lavorare in maniera serena - prosegue e conclude De Vita -. I fondi stanziati dal decreto sicurezza? Quelli serviranno a coprire le spese del 2008.
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